Roma, doppio furto ai danni di due alti prelati del Vaticano: arrestato 38enne italiano

Roma, i due alti prelati del Vaticano

Roma, in una vicenda che ha scosso la comunità religiosa e civile della Capitale, un uomo di 38 anni è stato arrestato dalle forze dell’ordine. L’accusa è pesante. Rapina aggravata e tentato furto ai danni di due importanti figure del clero romano e del Vaticano. Le vittime sono Monsignor Baldassarre Reina, vescovo ausiliare della Diocesi di Roma. E Don Pietro Guerini, parroco della Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri.

Roma, doppio furto ai danni di due alti prelati del Vaticano

Il primo episodio si è verificato il 16 settembre scorso. Quando il 38enne, la cui identità non è stata ancora resa nota, si è introdotto nell’abitazione privata del vescovo Baldassarre Reina, situata in via Cernaia. Monsignor Reina, noto per il suo impegno all’interno della Chiesa cattolica e per la sua lunga carriera ecclesiastica, si è trovato di fronte l’intruso proprio nella sua camera da letto. Dopo essere stato minacciato, il prelato è riuscito a far fuggire l’uomo, che comunque è riuscito a sottrarre 150 euro in contanti.

Arrestato 38enne italiano

Baldassarre Reina, nato a San Giovanni Gemini (Agrigento) nel 1970, ha dedicato la sua vita alla Chiesa, arrivando a ricoprire importanti ruoli nella Diocesi di Roma. Ordinato sacerdote nel 1996, ha assunto numerosi incarichi di responsabilità, tra cui quello di rettore del Pontificio Seminario Romano Maggiore. La sua nomina a vescovo ausiliare è arrivata nel 2021, confermando il suo forte legame con la comunità ecclesiale della Capitale.

Solo una settimana dopo il primo furto, il 38enne ha colpito di nuovo, sempre in via Cernaia, ma questa volta prendendo di mira l’abitazione di Don Pietro Guerini. Il sacerdote, che svolge anche il ruolo di direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale, è il parroco della Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, una delle chiese più importanti di Roma, situata nella centralissima piazza della Repubblica. Anche in questo caso, l’uomo è riuscito a fuggire senza portare via nulla.

Forze dell’ordine in allerta

Tuttavia, il 24 settembre, il malvivente ha tentato un secondo assalto a casa di Don Guerini, ma questa volta con esiti ben più gravi. Dopo aver scavalcato il muro di cinta, è riuscito a entrare nell’area degli alloggi annessi alla Basilica e ha sfondato la porta della sacrestia. Una volta all’interno, ha minacciato il sacerdote con una pietra, costringendolo a consegnare soldi, il telefono cellulare e un computer portatile. Nonostante la situazione critica, Don Guerini ha mantenuto la calma e, con grande lucidità, è riuscito a convincere il malvivente a restituirgli almeno il computer, in cambio di 300 euro.

Immediatamente dopo la rapina, Don Guerini ha allertato le forze dell’ordine, che si sono messe sulle tracce del 38enne. Grazie alle testimonianze fornite sia da Monsignor Reina che da Don Guerini, gli agenti del Commissariato Viminale, coadiuvati dai carabinieri della Stazione Macao, hanno individuato l’uomo. Una volta rintracciato, è stato sottoposto a fermo con l’accusa di rapina aggravata e tentato furto in abitazione.

L’autorità giudiziaria ha quindi disposto la custodia cautelare presso il carcere di Regina Coeli, dove l’uomo attende il rito di convalida del fermo. La vicenda ha destato non solo grande preoccupazione tra i fedeli, ma anche una riflessione sull’importanza della sicurezza all’interno delle strutture ecclesiastiche e delle residenze dei membri del clero.

Con il fermo del 38enne, le forze dell’ordine hanno probabilmente posto fine a una serie di episodi che avevano creato allarme tra i religiosi romani. Resta alta l’attenzione sulla sicurezza dei luoghi sacri, dove troppo spesso figure come Monsignor Reina e Don Guerini si ritrovano vittime di crimini che ne minano la serenità e il ruolo all’interno della comunità.