Roma, due nuove stazioni per la Metro A: prolungamento verso nord, Torrevecchia e Bembo
Roma, due nuove stazioni per la Metro A: prolungamento verso nord, Torrevecchia e Bembo. La metropolitana di Roma è pronta a estendere la sua linea A verso nord-ovest, aggiungendo due nuove stazioni in aree di crescente necessità di collegamenti efficienti. Con la recente aggiudicazione della gara per la progettazione, l’opera tanto attesa sembra sempre più vicina alla realizzazione. Il prolungamento, che partirà dalla stazione di Battistini e si spingerà fino a Torrevecchia–Montespaccato, risponde a un progetto nato negli anni ’70 e rimasto in sospeso per decenni. Dopo una serie di studi di fattibilità avviati già nel 2005, oggi si compie finalmente un passo decisivo grazie ai fondi stanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, pari a 5,6 milioni di euro per questa prima fase di progettazione.
Roma, due nuove stazioni per la Metro A
Le due nuove stazioni sotterranee – Bembo e Torrevecchia – saranno situate a circa un chilometro di distanza l’una dall’altra. La loro realizzazione rappresenta un vantaggio strategico per la mobilità urbana, non solo per i residenti ma anche per chi proviene dalle zone limitrofe alla capitale. Entrambe le stazioni saranno dotate di ampi parcheggi di scambio, studiati per agevolare il passaggio dall’auto privata ai mezzi pubblici, riducendo così il traffico nelle strade centrali e offrendo un’alternativa rapida e sostenibile per i pendolari. La stazione Bembo disporrà di 450 posti auto, mentre Torrevecchia ne avrà ben 2100, un numero significativo che riflette la potenziale domanda di parcheggi in quella zona periferica.
Prolungamento verso nord, Torrevecchia e Bembo
La roadmap fissata dall’amministrazione capitolina mira a una pianificazione precisa e spedita. L’obiettivo è raggiungere, entro la primavera o l’estate del 2025, la presentazione del progetto di fattibilità tecnico-economica. Questo passo sarà cruciale per sbloccare le successive fasi burocratiche e permettere così l’apertura dei cantieri entro la primavera del 2026. Con questo intervento, Roma compie un passo importante verso il miglioramento della sua rete di trasporti pubblici, andando incontro alle esigenze di una città che cresce e si evolve. La nuova infrastruttura, infatti, risponde a una domanda pressante di mobilità pubblica nelle aree più periferiche, dove le alternative di trasporto sono attualmente limitate.
Il deposito di Torrevecchia: un nodo logistico fondamentale
Uno degli aspetti tecnici di maggiore rilevanza per il successo di questo prolungamento è la costruzione di un nuovo deposito per i treni presso Torrevecchia. Il deposito, che sarà in grado di ospitare sei treni, si aggiungerà a quello esistente di Anagnina, che oggi rappresenta l’unico punto di stazionamento per i convogli della linea A. Grazie al nuovo deposito, i treni potranno partire e terminare il servizio senza dover percorrere lunghi tratti vuoti da e verso Anagnina, con un risparmio di tempo e risorse che si tradurrà in maggiore efficienza per l’intero sistema di trasporto.
Una visione verso il futuro: il possibile prolungamento fino al Grande Raccordo Anulare
Oltre al progetto attuale, l’amministrazione guarda ancora più lontano, verso un potenziale ulteriore prolungamento della linea A fino al Grande Raccordo Anulare. In particolare, la stazione di Torrevecchia sarà predisposta per un’estensione fino all’area di Casal Selce, all’altezza del GRA, un’opzione che permetterebbe un’ulteriore espansione del servizio verso le aree più esterne della città. Questo sviluppo futuro, se realizzato, rafforzerebbe il ruolo della metro A come asse portante del sistema di trasporto romano, capace di servire non solo il centro cittadino, ma anche i quartieri più periferici.
Con il prolungamento della linea A, Roma si allinea a quelle capitali europee che investono costantemente nella mobilità sostenibile, mirando a ridurre il traffico e a migliorare la qualità della vita dei cittadini. Il progetto rappresenta un’opportunità per rendere la rete metropolitana più capillare ed efficiente, favorendo un accesso più rapido e sicuro al centro città e offrendo, allo stesso tempo, un’alternativa concreta all’uso dell’automobile.