Roma, duplice omicidio della coppia cinese: il questore Massucci lancia l’allarme sulle infiltrazioni criminali

Carabinieri scientifica

Il duplice omicidio della coppia cinese avvenuto a Roma lo scorso 14 aprile scuote la Capitale e accende i riflettori su dinamiche criminali che vanno ben oltre il singolo episodio. A sottolinearlo è il questore di Roma, Roberto Massucci, che in un’intervista a Rainews 24 ha lanciato un monito chiaro: “Ci sono realtà del territorio in cui i movimenti di denaro sono tali da renderle vulnerabili alle infiltrazioni della criminalità organizzata. Non possiamo permetterci di abbassare la guardia”.

Comunità cinese sotto shock

Un’affermazione che assume un peso particolare alla luce delle indagini ancora in corso sull’omicidio di due cittadini cinesi, trovati senza vita all’interno della loro abitazione nel quadrante est della città. Le autorità stanno cercando di ricostruire i contorni di un crimine che, al momento, non esclude alcuna pista: si indaga tanto sulla sfera personale e lavorativa della coppia, quanto su possibili legami con il circuito dell’economia sommersa e il riciclaggio di denaro.

L’intera comunità cinese di Roma, tra le più numerose d’Italia, è comprensibilmente scossa. Il duplice omicidio ha generato sconcerto e timore, ma anche la volontà di fare chiarezza. Le istituzioni hanno ribadito l’importanza della collaborazione tra cittadini, forze dell’ordine e comunità etniche presenti sul territorio.

Gli investigatori vagliano più ipotesi

Le indagini sono ancora in fase preliminare. Gli inquirenti stanno raccogliendo testimonianze e visionando le immagini di videosorveglianza nella zona. Non si esclude un movente economico, legato a controversie lavorative o prestiti tra connazionali. Ma si fa strada anche l’ipotesi di un’esecuzione collegata a interessi criminali più ampi, possibilmente legati al riciclaggio di denaro o all’usura.

Roma sorvegliata speciale

Roma è sempre più nel mirino delle organizzazioni criminali che puntano a investire e reinvestire capitali illeciti, spesso mimetizzati dietro attività all’apparenza regolari. In questo scenario, alcune zone periferiche e alcune categorie commerciali – tra cui bar, minimarket, ristorazione e import-export – risultano più esposte al rischio, soprattutto quando mancano strumenti di verifica e trasparenza.