Roma, è allarme “decoro urbano”. Il Sulpl: “Città invasa da favelas”

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Una città invasa da favelas. E’ il grido di allarme del Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale che esprime un intervento critico per lo stato della Capitale, descrivendola come una città allo “sbando” in termini di decoro urbano e sicurezza. Il contesto è aggravato dall’imminente Giubileo del 2025, evento che porterà milioni di turisti e pellegrini nella capitale, esponendo inevitabilmente i problemi cronici della città a livello internazionale.

A denunciare tale situazione, il segretario Marco Milani che denuncia la presenza diffusa di accampamenti abusivi in aree pubbliche come stazioni, ponti, sottopassi e parchi, spesso luoghi di degrado e illegalità. Descrive una città invasa da gang e baby gang che operano su mezzi pubblici, gestendo le loro “attività” in modo quasi militarizzato, con strumenti come spray urticanti e coltelli per difendere i loro “territori”. La presenza crescente di droghe pericolose come fentanil e crack ha contribuito all’aumento di soggetti psichiatrici abbandonati a sé stessi, spesso protagonisti di episodi di violenza.

Milani mette in evidenza anche la condizione precaria della Polizia Locale di Roma Capitale, definendola un corpo “vecchio” con un’età media oltre i 50 anni, numericamente insufficiente (6000 agenti a fronte degli 8350 previsti) e demotivato. Il corpo è inoltre definito “disarmato”, non tanto per la mancanza di armi da fuoco, ma per la carenza di strumenti giuridici adeguati a fronteggiare le situazioni di degrado e criminalità.

Il segretario SULPL accusa inoltre la mancanza di una riforma nazionale della Polizia Locale che stabilisca standard adeguati di preparazione, tutele ed equipaggiamento. Milani conclude sottolineando che, nonostante i problemi fossero presenti anche in passato, in termini di sicurezza urbana si è fatto molto di più in precedenza rispetto alla situazione attuale.