Roma, è caos antenne: la città rischia di essere sommersa da installazioni “non regolamentate”

Traliccio per telefonia mobile, foto generica

Contenuti dell'articolo

Nel I Municipio di Roma Capitale il dibattito sulle antenne continua a ristagnare, mentre la città viene sacrificata agli interessi speculativi. A denunciarlo sono Linda Meleo, Federica Festa e Alessandro Ieva, capigruppo del Movimento 5 Stelle in assemblea capitolina e nei Municipi I e X, che evidenziano l’immobilismo politico che lascia il territorio in balia del caos normativo e delle speculazioni legate alle installazioni delle Stazioni Radio Base.

Un vuoto normativo che favorisce il disordine

“Nella commissione ambiente di oggi, l’ufficio tecnico e la Sovrintendenza capitolina hanno confermato ciò che denunciamo da tempo: l’assenza di un piano di localizzazione condiviso con i municipi sta portando a una deregulation totale” affermano i consiglieri. “L’amministrazione municipale è con le mani legate, ostaggio di una politica che, con il regolamento sugli impianti di telefonia mobile, non tutela né il paesaggio né la salute della cittadinanza dall’inquinamento elettromagnetico.”

La mozione del M5S

Per contrastare questa situazione, il Movimento 5 Stelle ha depositato una mozione in tutti i municipi e in assemblea capitolina, con l’obiettivo di presentare entro il prossimo 7 aprile un’Osservazione alla modifica dell’Art. 105 c.4 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore Generale (D.A.C. 169/2024). Tale modifica, infatti, eliminerebbe la necessità di pianificazione per la localizzazione e delocalizzazione degli impianti di telefonia mobile, aprendo la strada a ulteriori speculazioni edilizie e infrastrutturali.

Mozione approvata solo nel X Municipio

“Solo il X Municipio di Roma ha avuto il coraggio di approvare la nostra proposta!” sottolineano Meleo, Festa e Ieva. “Nel frattempo, gli altri Municipi restano a guardare, mentre i tetti della Capitale vengono svenduti e i cittadini, abbandonati dalle istituzioni, sono costretti a rivolgersi al TAR per difendere i propri diritti.”

M5S: “Immobilismo inaccettabile”

I consiglieri concludono con un duro attacco all’inerzia delle istituzioni locali. “Questo immobilismo è inaccettabile. Chi oggi fa finta di nulla è complice del saccheggio della nostra città! Roma non può essere lasciata in balia degli interessi privati senza una strategia di pianificazione chiara e condivisa.” Mentre il tempo passa, la Capitale rischia di essere sommersa da installazioni non regolamentate, con conseguenze potenzialmente gravi sia per l’impatto visivo e urbanistico che per la salute pubblica. La speranza è che l’appello del M5S non cada nel vuoto e che la cittadinanza trovi risposte concrete dalle istituzioni prima che sia troppo tardi.