Roma, è di nuovo emergenza spazzatura. E non è colpa del Covid (video)
E’ di nuovo emergenza spazzatura a Roma. E non è certa stata causata dall’emergenza Covid, no. C’era anche molti mesi prima del coronavirus, e ora è semplicemente ritornata. Anzi, durante il lockdown Roma è rimasta pulita, perché se non c’era nessuno che raccoglieva, come adesso, però non c’era neanche chi sporcava. Ora che le attività sono tornate ad aprire, per fortuna, mancano solo quelli che la spazzatura la raccolgono. E non è colpa degli “zozzoni”, come dice la Raggi, secondo la quale la colpa è sempre di qualcun altro, ma è colpa di chi non sa gestire la raccolta dei rifiuti. Lo abbiamo documentato, non solo noi, in diversi articoli.
Capezzone: da anni a Roma c’è l’emergenza spazzatura
Daniele Capezzone, giornalista, politico, collaboratore di La Verità, lo spiega chiaro in un video editoriale. “Non c’è nessuna emergenza Covid, per questo – dice -. Questo è lo spettacolo a cui i romani devono assistere da anni. Con questo sindaco grillino che è il peggior amministratore di Roma sin dai tempi di Nerone. L’estate scorsa – prosegue Capezzone – ossia quando non c’era nessun Covid, la città era piena di cumuli di immondizia altissimi. Con le alte temperature l’anno scorso la Capitale è arrivata a un passo dall’emergenza sanitaria. E pensare che i romani, ma anche i cittadini di altre importanti città italiane, pagano tasse altissime per i servizi, tra cui la raccolta rifiuti. L’Imu sarà pagata dagli italiani entro pochissimi giorni”.
Al clima di terrore si aggiunge l’inefficienza del Capidoglio
Prosegue Capezzone. “La sciagura economica che ci sta travolgendo in parte certo è colpa del Covid, ma in parte è frutto del disastro di questa politica. Perché se le tasse vengono sospese per pochissimo tempo, alcune poi addirittura non sono state sospese, gli aiuti alle imprese non arrivano, alle famiglie neppure, niente prestiti bancari, è chiaro che non si può andare avanti. Ma soprattutto c’è questo clima di terrore, di panico, questo terorismo mediatico sulla seconda ondata e così via. Come si può pretendere – conclude Capezzone – che la popolazione torni a quella normalità cui ci incoraggiano. Come incoraggiare i turisti a venire, se poi si trovano in una città inghiottita dall’immondizia?”.