Roma e Regione Lazio, triste primato: qui il maggiore numero di casi di Hiv
Oltre 5 nuove diagnosi di HIV ogni 100mila residenti a Roma. Il virus dell’immunodeficienza umana non solo non è sconfitto, ma nel Lazio – e in particolar modo nella Capitale – ha un’incidenza ben superiore alla media nazionale, che si assesta al 3.2 ogni 100 mila persone.
I dati parlano chiaro. Il Lazio si configura come la regione italiana con la maggiore incidenza di HIV e a dirlo sono i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, che nel 2022 hanno notificato nella nostra regione ben 293 nuove diagnosi di HIV, in oltre il 60% dei casi in fase avanzata, per un’incidenza di 4.8 x 100mila residenti. E a Roma questo dato aumenta, visto che arriva a 5.2, arrivando a conquistare il record negativo di città con la maggiore incidenza in Italia.
Proprio a partire da questi dati preoccupanti si svolge a Roma dal 19 al 21 giugno, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore,la 16ª edizione di ICAR – Italian Conference on AIDS and Antiviral Research.
Il Lazio non riesce a invertire il trend
In Italia oggi vi sono poco più di 140mila persone che vivono con HIV, di cui circa 10mila inconsapevoli del proprio stato di infezione. Recentemente il Sistema Nazionale di Sorveglianza dell’ISS ha contato poco meno di duemila nuove infezioni ogni anno; nel 2022 ha riportato 1.888 nuove diagnosi, di cui il 58% di queste diagnosi in fase avanzata di malattia.
“I dati più recenti confermano la necessità di diffondere maggiormente il test per poter intervenire quando si è ancora in tempo per limitare le conseguenze dell’infezione – sottolinea la Prof.ssa Antonella Cingolani, copresidente ICAR – La terapia antiretrovirale, infatti, permette alle persone con HIV di cronicizzare l’infezione e di avere una qualità di vita simile alla popolazione generale. Inoltre, se la terapia è assunta regolarmente, la viremia si può azzerare fino a rendere il virus non trasmissibile, come sancito dall’equazione U=U, Undetectable=Untrasmittable.
Analizzando i dati regionali, emerge il primato negativo del Lazio, dove l’incidenza delle nuove diagnosi per 100mila residenti è di 4.8, superiore al resto del Paese. In virtù delle sue caratteristiche, il Lazio è da sempre una delle regioni con il maggior numero di contagi, ma a differenza di altre aree, come la Lombardia, non è riuscito a invertire il trend. Le cause possono essere diverse. Uno degli elementi ancora carenti è la diffusione sul territorio di punti informativi, test rapidi, strumenti di prevenzione anche al di fuori degli ospedali di riferimento. In alcune città la diffusione di check point, spesso gestiti dalle associazioni, ha sicuramente favorito la consapevolezza e incentivato un approccio più completo alla prevenzione della trasmissione di HIV e delle altre malattie sessualmente trasmissibili”.
La conferenza
Alla conferenza si parlerà di novità scientifiche e un nuovo approccio sempre più deciso della comunità scientifica, supportata dalle istituzioni e con il contributo della Community, verso una corretta informazione sulle malattie infettive trasmesse per via sessuale. È questo uno degli spunti principali conferenza, che presenta una rinnovata sensibilità su questi temi, con la premiazione del concorso RaccontART, dove i giovani raccontano la prevenzione attraverso le loro opere video/fotografiche e grafiche.
Per questa XVI edizione di ICAR, che torna nella Capitale dopo sei anni, sono attesi oltre mille tra specialisti e clinici, giovani ricercatori, infermieri, operatori nel sociale, volontari delle associazioni pazienti, per un’iniziativa che si conferma punto di riferimento per la comunità scientifica in tema di HIV-AIDS, Epatiti, Infezioni Sessualmente Trasmissibili e Virus emergenti. ICARè organizzato sotto l’egida della SIMIT, Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali,di tutte le maggiori società scientifiche di area infettivologica e virologica e del mondo della Community. I presidenti di questa edizione sono la Prof.ssa Antonella Cingolani, Ricercatore Malattie infettive, Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, Roma; Prof. Antonio Di Biagio, Professore Associato Malattie Infettive, Università di Genova; Massimo Farinella, Responsabile Salute Circolo Mario Mieli; Prof.ssa Giulia Carla Marchetti, Professore Ordinario di Malattie Infettive Università degli Studi di Milano.