Roma epicentro del traffico di droga: da Fiumicino e Civitavecchia record di sequestri di cocaina e marijuana

Cocaina su un tavolo

Roma si conferma uno dei principali snodi del traffico internazionale di droga in Italia, con l’aeroporto di Fiumicino e il porto di Civitavecchia al centro di sequestri record di cocaina e marijuana. Secondo il report 2024 della Direzione Centrale Servizi Antidroga (riferito a dati 2023), le rotte del narcotraffico utilizzano canali tradizionali come navi, aerei e corrieri umani, e continuano a vedere la capitale come un punto nevralgico per lo smercio delle sostanze stupefacenti.

Roma epicentro del traffico di droga, insieme a Fiumicino e Civitavecchia

Nel 2023, Fiumicino ha registrato il maggior numero di sequestri di cocaina tra gli aeroporti italiani, con 87,49 chili intercettati, pari al 67,04% del totale nazionale. Per confronto, l’aeroporto di Malpensa, secondo in classifica, ha visto sequestrati 24,87 chili. La cocaina arriva principalmente dal Brasile e dal Perù, con carichi minori provenienti dalla Repubblica Dominicana e dall’Argentina.

Non solo l’aeroporto, ma anche il porto di Civitavecchia rappresenta un punto chiave del traffico di droga. Nel 2023, l’80% della marijuana sequestrata in Italia è transitata proprio da qui. Anche se la quantità di cocaina intercettata nel porto è diminuita rispetto all’anno precedente, con 487 chili contro una tonnellata nel 2022, Civitavecchia resta uno dei luoghi più sensibili per il contrasto ai narcos. Il 98% dei carichi di droga sequestrati in questa zona proviene dal Sud America, dove le organizzazioni criminali locali collaborano strettamente con la ‘ndrangheta calabrese.

Clan nazionali ed internazionali si contendono il mercato

L’ascesa dei gruppi criminali albanesi nella capitale è un altro elemento preoccupante. Questi ultimi si sono ritagliati un ruolo di rilievo nel commercio di droga a Roma, con contatti internazionali che vanno dall’Ecuador al Marocco, e accordi con il Cartello del Golfo in Colombia. L’efficienza della rete albanese si combina con l’uso di metodi di trasferimento di denaro sempre più sofisticati, spesso gestiti attraverso banche clandestine cinesi.

La presenza di organizzazioni criminali nigeriane, come la “Black Axe Confraternity” e i “Viking”, ha ulteriormente complicato il quadro del narcotraffico nella capitale. Questi gruppi, spesso legati a riti magicoreligiosi, utilizzano corrieri umani, i cosiddetti “ovulatori”, che trasportano piccole quantità di droga all’interno del corpo, ma garantiscono un flusso costante di stupefacenti sul territorio.

I sequestri nel Lazio

Nel 2023, nel Lazio sono stati sequestrati complessivamente 12.832 chili di droga, di cui la maggior parte a Roma. La capitale ha visto 12.032 chili di sostanze illegali sequestrate, mentre nelle altre città della regione il totale è stato di 832 chili. Inoltre, 4.063 persone sono state segnalate per possesso di droga, la maggior parte delle quali italiane e maggiorenni.

Il report evidenzia anche un significativo aumento nei sequestri di hashish, soprattutto negli aeroporti. Fiumicino ha registrato il sequestro di 76,77 chili di hashish, contribuendo per quasi il 90% al totale delle intercettazioni negli scali italiani. Roma si conferma dunque una delle capitali del traffico di droga in Italia, con un sistema criminale sempre più integrato e internazionale, capace di sfruttare i principali porti e aeroporti per far arrivare enormi quantità di sostanze illegali nel Paese.