Roma, escalation di furti a Don Bosco, Appio Claudio, Cinecittà e quartieri limitrofi: residenti esasperati

Roma, furti a Don Bosco

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Da settimane, i quartieri a sud-est di Roma stanno vivendo un’ondata di furti e intrusioni senza precedenti nelle zone di San Policarpo, Appio Claudio, Don Bosco, Cinecittà e Quadraro. Le segnalazioni arrivate tramite social sono ormai decine: ladri esperti, ben coordinati, si introducono nei palazzi senza lasciare tracce, sfruttando tecniche avanzate e, spesso, l’assenza di collaborazione di alcuni condomini.

Furti sempre più frequenti nella zona di Don Bosco

Una delle tecniche più utilizzate è quella della calamita: i ladri applicano un piccolo magnete sulla serratura del portone d’ingresso, impedendo che si chiuda del tutto. Così possono rientrare liberamente nelle ore notturne. In via Calpurnio Fiamma, più residenti hanno segnalato movimenti sospetti tra l’1 e le 3 del mattino. Le videocamere condominiali mostrano uomini che osservano porte e ascensori, fingendo confusione, mentre in realtà studiano gli accessi.

Un residente – tra i pochi che ha accettato di condividere immagini e testimonianze – ha descritto un individuo alto e magro, con abbigliamento sportivo e un cappello. L’uomo usa un accendino per illuminare le serrature e tiene nascosto un tablet sotto le ascelle. È stato notato mentre si spostava da una scala all’altra, senza forzare nulla, probabilmente per studiare la situazione. In almeno un’occasione è stato accompagnato da un complice e hanno tentato la tecnica dei fili di colla, applicandoli ai portoni per verificare se e quando vengono aperti. Stesso modus operandi anche nei pressi della fermata metro Numidio Quadrato.

Furti in pieno giorno su via Tuscolana

Non va bene nemmeno per passanti e negozianti. Tra Giulio Agricola e Appio Claudio, una madre ha subito un tentativo di scippo mentre era con la figlia. Il ladro ha cercato di strapparle la borsa, ma è stato messo in fuga. In un altro caso, vicino a un noto fast food, una donna è stata avvicinata da un uomo che ha cercato di sottrarle il telefono. Alcuni negozi hanno anche denunciato e segnalato dei furti. Il profilo identico: felpa grigia, accento straniero, comportamento calcolato. «È sempre lui», scrivono in molti sui gruppi di zona.

Da Don Bosco a Cinecittà Est: furti in via Carlo Fadda e via Guruzian

Nel quartiere Don Bosco, solo in una scuola di via Carlo Fadda si contano 23 furti dall’inizio dell’anno, cinque dei quali negli ultimi dieci giorni. Nelle vicinanze, a via Filomusi Guelfi, un residente ha raccontato di essere stato svegliato nel cuore della notte da rumori metallici. Affacciandosi, ha visto tre uomini che cercavano di forzare la serranda di un negozio. Un vicino ha confermato la scena. Quando i criminali si sono accorti di essere osservati, sono fuggiti.

Anche in via Riccardo Guruzian, a Cinecittà Est, è stato segnalato l’uso di fili di colla a caldo applicati in modo invisibile ai portoni, per marcare gli edifici da colpire. Un condomino, grazie a uno spioncino digitale, ha registrato i movimenti sospetti e avvisato gli altri residenti.

Alcuni residenti denunciano, altri restano in silenzio

In tutta questa vicenda, ciò che colpisce è la divisione tra residenti collaborativi e chi invece preferisce tacere. A più condomini è stato chiesto il permesso di diffondere video e immagini delle telecamere. La risposta? Nessuna. Silenzio totale. Come se parlare potesse creare problemi, invece che risolverli.

Ma alcuni cittadini hanno scelto di agire, denunciando alle autorità, segnalando sui social, chiedendo di diffondere le informazioni, condividendo prove e rispondendo alle nostre domande. Senza di loro, questi articoli non esisterebbero. Sono loro a fornire i dettagli, i volti, i comportamenti. Sono loro a proteggere davvero il quartiere.

Ecco perché è fondamentale denunciare ogni comportamento sospetto. Perché il silenzio, spesso, finisce per agevolare chi delinque. E Appio Claudio, Quadraro, Don Bosco e Cinecittà meritano molto di più: più attenzione, più coraggio e più senso civico.