Roma, extracomunitario aggredisce infermiere in ambulanza durante il trasporto dall’ufficio immigrazione: prima lo prende a calci, poi gli rompe il polso
Doveva essere un “trasporto” senza problemi e invece è diventato un incubo, per l’equipaggio del 118 che dovevano trasferire un giovane immigrato irregolare dall’ufficio immigrazione di via Teofilo Patini all’ospedale all’Umberto I di Roma.
I fatti sono accaduti venerdì 28 giugno, nel tardo pomeriggio. L’ambulanza era stata richiesta intorno alle 18, in quanto lo straniero, un ragazzo di 16 anni, aveva iniziato a dare in escandescenze e niente sembrava riuscire a calmare la sua furia.
I poliziotti avevano quindi chiesto l’intervento del personale sanitario e nella struttura era giunto anche il medico, che aveva somministrato una dose di sedativo, per poi trasferire il ragazzo – un 16enne di origine marocchina – in ospedale.
L’aggressione in ambulanza
Una volta sedato, il giovane è stato messo nell’ambulanza con a bordo l’autista e un infermiere, poi partita alla volta dell’Umberto I per il TSO. Ma a metà strada, quando l’ambulanza si trovava sulla Tangenziale Est, il 16enne, a cui evidentemente il sedativo non aveva fatto effetto, ha aggredito l’infermiere con un violento calcio.
Alle urla dell’infermiere, l’autista ha fermato il mezzo a bordo strada per andare ad aiutare il collega. Nel frattempo il giovane marocchino, vedendo il mezzo fermo, ha pensato che fosse l’occasione giusta per scappare. Sono quindi intervenuti il medico e l’infermiere dell’auto medica della Società Croce Medica Italiana che erano a seguito, ma il 16enne ha aggredito anche il secondo infermiere, dando un calcio anche a lui e poi prendendogli il polso e girandolo fino a romperlo.
Sedato nuovamente
L’autista ha allertato la pattuglia di agenti che stavano scortando l’ambulanza, che sono intervenuti per cercare di bloccare il facinoroso e, nel contempo, ha richiamato il medico, che in poco tempo è giunto sulla Tangenziale Est per somministrare un’altra dose di sedativo al ragazzo, che nel frattempo era fuori di sé.
Dopo essere stato sedato il 16enne è stato trasferito in ospedale per il trattamento sanitario obbligatorio, mentre anche l’infermiere, un uomo di 45 anni, è finito al pronto soccorso. Per lui la prognosi è di 20 giorni salvo complicazioni.