Roma, feriti due agenti a Regina Coeli, i sindacati: “Carcere sovraffollato. Servono più agenti”

Roma, due agenti di polizia penitenziaria sono stati feriti mentre svolgevano il loro servizio nel carcere di Regina Coeli, situato nel quartiere Trastevere. Al momento, i due agenti sono stati trasportati al pronto soccorso per ricevere le cure necessarie. Le circostanze che hanno portato all’incidente non sono ancora chiare, ma la situazione all’interno della struttura continua a destare preoccupazione.

Roma, feriti due agenti a Regina Coeli

Regina Coeli, come molti altri istituti penitenziari in Italia, sta affrontando una crisi significativa legata al sovraffollamento e alla carenza di personale. Attualmente, il carcere è in grado di ospitare 628 detenuti, ma il numero di reclusi ha raggiunto un allarmante totale di 1.169, comportando un sovraffollamento di 541 unità. Questa situazione critica si riflette anche nel contesto regionale, dove i 14 istituti penitenziari del Lazio accolgono 6.845 detenuti, superando di gran lunga la capienza regolamentare di 5.281 posti.

I sindacati: “Carcere sovraffollato. Servono più agenti”

La carenza di personale di polizia penitenziaria è stata segnalata come un ulteriore fattore di crisi. Secondo i dati forniti dal Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, la mancanza di agenti si attesta al 27%, con 130 unità in meno rispetto alle necessità operative. Tuttavia, molte fonti sostengono che la reale carenza sia ancora più significativa, considerando le numerose assenze legate a eventi critici e infortuni sul lavoro.

Le organizzazioni sindacali hanno sollevato l’attenzione sulla necessità urgente di garantire una gestione più efficace e sicura delle strutture penitenziarie. La Fns Cisl Lazio ha richiesto, in più occasioni, interventi immediati da parte delle autorità competenti, inclusi provvedimenti per il potenziamento del personale tramite mobilità dalle attuali graduatorie. I sindacati hanno sottolineato come, nonostante le difficoltà, gli agenti di polizia penitenziaria continuino a svolgere il proprio lavoro con dedizione, assicurando la sicurezza non solo all’interno delle carceri, ma anche alla comunità circostante.

La situazione nel carcere di Roma di Regina Coeli

La situazione di Regina Coeli rappresenta un campanello d’allarme non solo per il sistema penitenziario romano, ma per l’intero Paese. Le condizioni di lavoro per il personale penitenziario sono diventate insostenibili e necessitano di una riforma urgente. I rappresentanti sindacali avvertono che, senza un adeguato aumento del personale e senza misure che affrontino il problema del sovraffollamento, la sicurezza sia dei detenuti che degli agenti potrebbe continuare a essere compromessa.

In un contesto così delicato, la solidarietà verso i due agenti feriti e il riconoscimento del loro impegno quotidiano sono fondamentali. La Polizia Penitenziaria, nonostante le criticità, continua a garantire il funzionamento delle attività e la sicurezza degli istituti, un compito di grande responsabilità in un momento di crescente tensione.