Roma, fermo tecnico a settembre per la pesca di vongole e cannolicchi

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Fermo tecnico della pesca di alcune specie di molluschi come vongole e e cannolicchi che avrà luogo a settembre, decisione presa dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) su proposta del Consorzio di Tutela Molluschi di Roma. Questo fermo è volto alla tutela della risorsa ittica e rientra nella gestione delle attività di prelievo e ripopolamento dei molluschi, attività che in Italia sono sotto la responsabilità dei Consorzi autorizzati dal MASAF.

Controlli a terra e in mare

La Capitaneria di Porto di Roma ha chiarito che la sua funzione in questo contesto è limitata ai controlli a terra e in mare, e alla gestione dei punti di sbarco, sempre seguendo le direttive ministeriali. Pertanto, non ha avuto un ruolo decisionale nella predisposizione del fermo tecnico.

Possibili proteste da parte di imprese che pescano cannolicchi

Tuttavia, ci sono notizie di possibili proteste da parte di imprese che pescano cannolicchi e che, sebbene non aderenti al Consorzio, sono comunque obbligate a seguire le indicazioni consortili. Le proteste non riguarderebbero tanto il fermo della pesca, quanto piuttosto altre questioni legate alla gestione del comparto. Secondo indiscrezioni le possibili proteste pare non attengano al fermo della pesca del cannolicchio in se’ – perché tutti i pescatori sanno che questa specie è troppo piccola in questo periodo per essere catturata e commercializzata – ma ad altre ragioni sulla gestione del comparto.

Che sia il buon senso a prevalere

Ci si augura – dicono dalla Capitaneria – che sia il buon senso a prevalere e che soprattutto non si facciano speculazioni sui controlli e sull’obbligo, quindi, che l’Autorità marittima ha di adeguare le proprie azioni alle determinazioni ministeriali. Ci sono altre strade percorribili anche per portare le diverse istanze del territorio alle Autorità chiamare a decidere. Il diritto di manifestare fa parte delle regole democratiche, deve essere svolto in modo lecito e pacifico per evitare speculazioni di ogni genere e soprattutto di accendere gli animi. Conseguenze queste che “non portano a nulla”.

Dicono infine dalla Capitaneria: – l’Autorità marittima oltre a fare i controlli, offre altri importanti servizi ai pescatori, registrazione di arrivi e partenze, di sbarchi e imbarchi di personale, rilascio licenze, cura degli aspetti previdenziali, e ne conosce profondamente quindi i bisogni e soprattutto i sacrifici di un lavoro duro, ma dalle storiche tradizioni.

Dragaggio del porto canale di Fiumicino

Tra l’altro la Capitaneria di Roma si è attivamente anche di recente adoperata per il dragaggio del porto canale di Fiumicino dove sono ormeggiati molti pescherecci e che avverrà ad ottobre, oltre ad essersi impegnata, in prospettiva, affinché venisse data un’adeguata sistemazione a tutti i pescatori della zona in una delle darsene del porto commerciale – come noto – in fase di costruzione più a nord.