Roma, furto con l’auto-ariete in zona stazione Olgiata: sigarette nel mirino dei ladri
Un’auto trasformata in ariete, un ingresso sfondato e sigarette come bottino: così i ladri hanno colpito nella notte tra domenica 17 e lunedì 18 novembre un bar tabaccheria nella zona della stazione Olgiata, in via Braccianese Claudia, nei pressi del civico 80.
I dettagli del colpo alla stazione Olgiata
È stata una vera incursione fulminea. I malviventi, ancora non identificati, hanno utilizzato una vettura per abbattere l’ingresso del locale e aprirsi un varco verso i prodotti di tabaccheria. Una tecnica purtroppo sempre più comune per colpi di questo tipo. Una volta dentro, hanno razziato in pochi minuti. Il bottino, per ora, è ancora da quantificare, ma i danni alla struttura appaiono evidenti e ingenti.
Indagini in corso: le forze dell’ordine cercano indizi
Sul luogo del furto sono subito intervenuti i Carabinieri della stazione Roma La Storta e della Compagnia Roma Cassia. Gli investigatori hanno avviato le indagini, focalizzandosi sull’analisi delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona.
Si cerca ogni dettaglio utile per risalire ai responsabili, inclusi eventuali movimenti sospetti nelle ore precedenti al colpo. Ora, il locale dovrà fare i conti non solo con la perdita del materiale sottratto, ma anche con i danni strutturali.
Un colpo simile pochi giorni prima a Monteverde
Questo furto si aggiunge a un episodio analogo avvenuto pochi giorni prima, tra il 12 e il 13 novembre, quando una tabaccheria in Largo Alberto Pepere, nel quartiere Monteverde, è stata presa di mira. Anche in quel caso, i ladri hanno agito con una Fiat Panda utilizzata come ariete per sfondare la vetrina. Dopo essere entrati, hanno ripulito il locale portando via sigarette, gratta e vinci e il fondo cassa.
I residenti di Monteverde hanno raccontato di aver sentito un forte rumore poco dopo la mezzanotte. Alcuni si sono affacciati, vedendo i ladri fuggire a bordo di un’auto scura. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Sezione Volanti, del Commissariato Colombo e la Scientifica per i rilievi. Si ipotizza che la banda fosse composta da tre o quattro persone, attualmente ricercate dalle forze dell’ordine.