Roma, Gualtieri allarga lo staff: super stipendi per l’ex assessore defenestrato e l’ex fedelissimo di Zingaretti

Da sinistra, l'ex assessore Catarci, Ruberti ex fedelissimo di Zingaretti, Nicola Zingaretti e infine il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, ora capo del Campidoglio
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Roma, Gualtieri allarga il suo staff politico con due nuovi ingressi del tutto inaspettati: i due nuovi membri del ‘cerchio magico‘ godranno, tra l’altro, anche di super stipendi. Entrambi usciti dalla porta di palazzo Senatorio di recente, rientrano quindi in Campidoglio dalla ‘finestra‘. Parliamo di un ex assessore appena defenestrato (di sinistra) e di un ex fedelissimo di Nicola Zingaretti, in area dem, entrato già una prima volta nella ‘Corte di Gualtieri‘ e riuscito per varie polemiche. Ma procediamo per gradi. La Giunta Gualtieri, primo cittadino in testa, ha ufficializzato due nuovi incarichi di spicco all’interno dell’Ufficio di Gabinetto e dello staff personale e politico del primo cittadino capitolino.

Roma, Gualtieri allarga lo staff

Ad entrare nel cerchio magico di Gualtieri sono, per la precisione: Andrea Catarci e Albino Ruberti. Il 28 ottobre, la Giunta Gualtieri ha confermato l’inserimento di Andrea Catarci come coordinatore politico per il nuovo UfficioGiubileo delle persone e partecipazione”. Catarci, ex assessore al Personale in quota Sinistra Italiana, poi ‘rimosso’ di recente a seguito del recente rimpasto di Giunta, con le sue deleghe passate ad altri. Nonostante la revoca del ruolo, il sindaco ha ora nominato Catarci a un incarico strategico, puntando sulla sua esperienza (di politico di sinistra) per guidare le iniziative che accompagneranno il Giubileo del 2025, ossia l’Anno Santo. La sua posizione prevede uno stipendio lordo annuo di 102.825,63 euro, cifra che include sia la retribuzione tabellare prevista dal contratto nazionale per i dirigenti che un emolumento specifico extra deliberato dalla Giunta Gualtieri.

Catarci, l’ex assessore defenestrato entra nello staff di Gualtieri

Il nuovo ruolo di Catarci si inquadrerebbe invece nella strategia capitolina di potenziamento della partecipazione civica. Come coordinatore dell’Ufficio di gabinetto del Giubileo, l’ex assessore si occuperà della gestione dei rapporti tra le autorità religiose e le realtà territoriali, del monitoraggio della città e della creazione di poli civici destinati a coinvolgere attivamente i cittadini. Un ruolo in continuità con i progetti di promozione dei servizi di prossimità già avviati durante i tre anni in cui ha fatto parte della giunta, e che ora troveranno ulteriore impulso grazie all’imminente evento giubilare.

Roma, Albino Ruberti, lo scudiero di Zingaretti con la passione per la boxe, ritorna con Gualtieri

Parallelamente, Albino Ruberti, ex capo dell’Ufficio di Gabinetto di Nicola Zingaretti, è stato nominato nuovo capo della segreteria di Gualtieri. Ruberti, che fino a pochi giorni fa era amministratore unico di Risorse per Roma, ritorna in Campidoglio con un incarico che gli garantisce un compenso lordo annuo di 160.825,63 euro, una cifra nettamente superiore rispetto al suo predecessore. La Giunta ha stabilito per lui una retribuzione composta dallo stipendio tabellare per i dirigenti e da un emolumento speciale, che include anche un’indennità “ad personam” di 20.000 euro. In passato era balzato agli onori delle cronache nazionali per le furiose sfuriate che accompagnavano i suoi incontri elettorali per conto dei dem. Poi costretto ad uscire con disonore dalla regione Lazio, rientro già una prima volta in Campidoglio, sempre grazie a Gualtieri.

Nello staff di Gualtieri (e in Campidoglio) entrano due figure politiche

Con il rimpasto di Giunta e le nuove nomine, il sindaco di Roma sembra più voler ristabilire equilibri politici nella sua compagine di maggioranza, che voler davvero rafforzare la sua squadra in vista del Giubileo e dei prossimi appuntamenti di carattere sociale e urbanistico che coinvolgeranno la città. Una mossa, quella di Gualtieri, accompagnata da stipendi elevati, che viene presentata come necessaria per assicurare una gestione efficiente e mirata alle sfide future della Capitale, ma che potrebbe – il condizionale è d’obbligo – creare più di qualche malumore, dentro e fuori la maggioranza di centrosinistra.