Roma, Gualtieri cede un ‘pezzo’ dei Servizi Sociali al privato: nasce l’Autonomia Differenziata tra i Municipi

Roma, a sinistra, un classico logo dei Servizi Sociali, a destra il sindaco di Roberto Gualtieri
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Roma e il sindaco Roberto Gualtieri stanno per cedere un ‘pezzo’ dei propri Servizi Sociali al privato, per la precisione quelli del IX Municipio, con lo scopo di migliorare le prestazioni fornite ai cittadini più bisognosi o in difficoltà residenti, domiciliate od anche solo in transito in quell’area della Capitale, una cosa che nella lunga storia della Città Eterna non si era mai vista prima. Nasce, così, una sorta di ‘Autonomia Differenziata’ dei Servizi Sociali offerti dai singoli Municipi capitolini.

Roma, Gualtieri cede un ‘pezzo’ dei Servizi Sociali al privato

In altri termini, Gualtieri sta cedendo un ‘pezzo’ dei Servizi Sociali capitolini al privato e creando così una disparità di trattamento tra i servizi e le prestazioni offerte ai cittadini che vivono in un Municipio ricco come il IX, che può permettersi di investire oltre 610mila euro per ‘assoldare’ dipendenti privati extra tra i quali figurano: assistenti sociali, psicologi, mediatori culturali (per gli stranieri anche solo in transito nel IX Municipio) e dipendenti amministrativi, con lo scopo di offrire una assistenza di ‘serie A’. Altrove, ossia nei Municipi più poveri, troveranno invece allo sportello di rito solo i ‘normali’ Servizi Sociali che potremmo definire – senza paura di smentita – di serie B.

Nasce l’Autonomia Differenziata tra i Municipi

In parole povere, sta per nascere una sorta di ‘Autonomia Differenziata‘ tra i Municipi, in questo consiste l’autorizzazione del IX Municipio di Roma n. 1584 del 29 agosto con oggetto: “Approvazione avviso pubblico per indagine di mercato con manifestazione di interesse da parte di Organismi da invitare alla procedura negoziata finalizzata alla conclusione di un accordo quadro per l’affidamento del Progetto “Segretariato Sociale/PUA”.

Il duo Gualtieri-Airaghi

Tradotto dal burocratese, il IX Municipio, con il via libera del Campidoglio e in particolare del sindaco Roberto Gualtieri in persona (ordinanza del sindaco n. 245 del 23 dicembre 2021), sta creando dei Servizi Sociali per il IX Municipio decisamente rafforzati per almeno tre anni, per la precisione dal 3 febbraio 2025 al 31 gennaio 2028, salvo proroghe. In questo periodo di tempo avrà luogo l’istituzionalizzazione del ‘Segretariato Sociale – PUAPunto Unico di Accesso’ che avrà facoltà superiori rispetto agli altri municipi romani, non foss’altro per la quantità dei dipendenti privati a disposizione.
Questo provvedimento del IX Municipio di Roma nasce sulla base di una sola e semplice ordinanza del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e con il successivo via libera del Direttore Socio Educativo di sua fiducia, dottor Fabio Airaghi.

Servizi Sociali ‘plus’ per il IX Municipio

Del resto, nei documenti che Il Nuovo 7 Colli ha potuto visionare, tutti controfirmati dallo stesso Airaghi, il IX Municipio non nasconde i suoi intenti che sono quelli di: “Implementare – così leggiamo tra le carte – il Servizio di “Segretariato Sociale/PUA”, garantendo alla cittadinanza un luogo fisico e virtuale in cui trovare risposte adeguate e globali ai bisogni semplici e/o complessi dei cittadini”.
Airaghi, nell’autorizzazione comunale, sottolinea anche che tale autorizzazione è assunta: “Nel rispetto del quadro normativo” nazionale e regionale (ndr).

Ma noi non siamo così convinti che questi servizi plus abbiano luogo nel rispetto delle norme nazionali visto che i livelli di prestazioni e servizi offerti ai cittadini cambieranno in modo radicale da una parte all’altra della città. Tanto per intenderci, chi vive, risiede o ‘transita’ a Vitinia, all’Eur, al Torrino o a Tor Dè Cenci avrà servizi sociali di serie A.

Chi risiede, è domiciliato o ‘transita’ a Casal Bernocchi o Giardino di Roma avrà servizi di serie B, ma perché? Chi l’ha deciso? È legale tutto questo? “I destinatari diretti dell’intervento – specifica Airaghi – saranno tutte le persone/famiglie residenti, domiciliate o in transito sul territorio municipale che a qualsiasi titolo necessitino di informazioni, orientamento e consulenza sulle risorse sociali e sanitarie”.

Organismi? No, semplici società private

“Gli Organismi ammessi a presentare manifestazione di interesse (ossia le società private, ndr) – spiega Airaghi – sono soggetti, singoli o raggruppati in RTI (Rete Temporanea di Imprese), in possesso dei requisiti di ordine generale, nonché dei requisiti di ordine speciale, di idoneità professionale, di capacità economicofinanziaria e di capacità tecnico-organizzativa, con esperienza almeno triennale nel settore oggetto dell’appalto”.

Manifestazione di interesse entro 15 giorni

La manifestazione di interesse dovrà essere inviata al comune di Roma entro 15 giorni naturali e consecutivi decorrenti da quest’oggi 30 agosto, e quindi entro il prossimo 14 settembre. La procedura si articolerà in tre fasi: a. svolgimento di indagine di mercato per la selezione di operatori economici da invitare al confronto competitivo. b. confronto competitivo tra gli operatori economici idonei invitati e scelta dell’affidatario. c. affidamento e stipula del contratto.