Roma: Gualtieri celebra Piazza Pia sui social, ma i commenti non perdonano
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha presentato con grande enfasi su TikTok la nuova Piazza Pia, appena completata dopo mesi di lavori intensi. “Una piazza dell’abbraccio”, l’ha definita, pensata per accogliere romani e turisti nel contesto delle celebrazioni per il Giubileo 2025.
Gli interventi non sono stati semplici: la ristrutturazione ha richiesto lo spostamento di due grandi collettori idraulici e ha portato alla luce importanti reperti archeologici come una lavanderia romana (fullonica) e i resti del Portico di Caligola. Il sindaco ha voluto sottolineare come l’archeologia non sia più “un ostacolo”, ma un’opportunità per valorizzare Roma.
Tra gli elementi distintivi della piazza, il sistema di canalizzazione delle acque piovane e le nuove aree alberate, che promettono di offrire ombra e frescura nei mesi estivi. Ma qui nasce il problema. Gli alberi di Roma non godono di buona reputazione.
“Bella Piazza Pia, ma gli alberi continuano a cadere”
Se da un lato i commenti positivi non sono mancati – “Un sindaco che sta migliorando Roma” e “Bravo Gualtieri, finalmente qualcosa di concreto!” – molti utenti non hanno esitato a mettere in luce le fragilità del progetto. E il tema degli alberi è stato uno dei più dibattuti.
“Tutto bello, ma gli alberi continuano a cadere in testa alla gente”, scrive un utente, riferendosi al tragico caso di Colli Aniene, dove una mamma è morta schiacciata da un albero sotto gli occhi dei suoi tre figli. Un altro aggiunge: “Sindaco, quando cominciamo a curare seriamente il verde pubblico?!”.
Roma, infatti, vive una cronica emergenza legata agli alberi pericolanti, spesso vittime di mancate potature e scarsa manutenzione. E anche se Piazza Pia si presenta come un modello di sostenibilità, resta il dubbio su come verranno gestiti gli alberi della nuova area, per evitare che diventino l’ennesima minaccia per i cittadini.
Un restyling che divide i romani
Le critiche non si fermano agli alberi. Molti utenti hanno puntato il dito sulla lentezza dei lavori – “Un anno per una piazza e 50 metri di sottopasso”, ironizza qualcuno – e sul problema del traffico: “Il traffico è peggiorato e non se ne parla?”.
Nonostante i proclami e i cantieri inaugurati con entusiasmo, l’amministrazione Gualtieri sembra arrancare nel convincere i romani. Se Piazza Pia diventa simbolo di “abbraccio” e sostenibilità, così come l’iconica Piazza Farnese, davanti al Colosseo spuntano “piscine olimpioniche” a causa di tombini ostruiti, mentre le periferie continuano a soffrire abbandono e degrado.
Tra pozzanghere che fanno il giro del web e alberi pericolanti che minacciano l’incolumità pubblica, sembra che ogni passo avanti venga oscurato da scivoloni che fanno risuonare un’unica domanda sui social: “Ma è davvero questo il massimo che si può fare per Roma?”.