Roma, Gualtieri presenta il restyling in piazza Farnese (ma al Colosseo nascono nuove “piscine”)
Mentre il sindaco Roberto Gualtieri si immortala su TikTok per celebrare con entusiasmo la conclusione dei lavori di restauro in piazza Farnese, la realtà di Roma offre ai cittadini uno spettacolo decisamente meno glorioso: un’enorme pozzanghera troneggia indisturbata davanti al Colosseo, trasformando il simbolo della città eterna in una sorta di “piscina“, uno spettacolo già tristemente noto in via Ottaviano.
Nel video social, il sindaco, con il tono trionfante di chi annuncia la scoperta del Graal, elogia la fine del cantiere (l’ennesimo della città) che ha riportato al massimo splendore le due fontane di piazza Farnese e il restauro di Palazzo Farnese, definendolo “un altro cantiere che finisce e ci restituisce bellezza. Guardate che meraviglia!” esulta, mentre il filmato si conclude con panoramiche impeccabili delle fontane restaurate.
Ma se Gualtieri si gode i riflettori nella cornice elegante di una delle piazze più belle della Capitale, Roma, ancora una volta, gli risponde a modo suo: tra buche, crateri e pozzanghere trasformate in piscine olimpioniche, l’ironia dei cittadini esplode sui social.
Il Colosseo-specchio: ironia social sulla piscina romana
A rubare la scena alle fontane di piazza Farnese è stata la foto pubblicata dalla celebre pagina Instagram Welcome to Favelas, che ritrae l’incredibile pozzanghera ai piedi del Colosseo. Un vero e proprio specchio d’acqua che riflette il monumento con una precisione quasi artistica, ma che al contempo mette a nudo lo stato di abbandono delle strade della città.
I commenti non si sono fatti attendere. Tra sarcasmo e amarezza, gli utenti hanno trasformato la pozzanghera in un simbolo tragicomico del degrado urbano. “Se ce butti ‘na lenza tiri fori ‘na carpa” commenta qualcuno, mentre un altro rilancia: “Spettacolooooo, piscina olimpionica al Colosseo”.
C’è chi, con spirito artistico, la vede sotto un’altra luce: “Il riflesso del Colosseo nella pozzanghera è arte comunque”. E non manca chi ironizza sui progetti futuristici del sindaco: “Potrebbe venire qui a farsi i TikTok Gualtieri!”. Ma il vero colpo di classe lo piazza un utente con questo geniale suggerimento: “È fatta appositamente per creare l’effetto specchio per il Colosseo”.
Roma, bellezza e caos: periferie dimenticate e centro sommerso
La foto del “Colosseo-specchio” non è solo motivo di risate, ma diventa presto l’ennesima occasione per denunciare il degrado della città. Mentre il centro storico si rifà il trucco per accogliere i turisti, i romani ricordano al sindaco che la Capitale non finisce alle mura aureliane.
Un commento sotto il video di Gualtieri a piazza Farnese recita amaro: “E pure oggi, le periferie le curiamo domani…”. E ancora, c’è chi dalla periferia rilancia con una dose di realismo pungente: “Io vivo all’Infernetto, dove non c’è una strada asfaltata senza buche che ormai sono crateri.”
L’immagine del Colosseo allagato diventa così un emblema delle contraddizioni della Città Eterna, capace di stupire il mondo con il suo patrimonio storico, ma altrettanto capace di sfidare i propri cittadini tra voragini, marciapiedi sommersi e cantieri eterni.
La città dell’arte (e delle buche)
Forse Gualtieri avrà ragione: il restyling di piazza Farnese è un trionfo di eleganza. Ma quanto può durare questo splendore se appena voltato l’angolo si inciampa in crateri degni di un film di fantascienza? Le pozzanghere romane, ormai elevate al rango di “arte urbana”, diventano il manifesto di una città che alterna grande bellezza e grande caos, dove ogni angolo può trasformarsi in una piscina olimpionica o in un campo minato.
Certo, c’è chi nei riflessi del Colosseo nella pozzanghera riesce a vedere un tocco d’arte. Ma se l’ironia non manca mai, neanche la pazienza dei romani è infinita: Roma non finisce al centro storico, e i cittadini sono stanchi di essere dimenticati.