Roma, Gualtieri presenta la ‘nuova’ Piazza Risorgimento in pompa magna, ma per residenti è un flop: “Bruttezza ai massimi livelli e buche a rischio inciampo”
Prima l’annuncio trionfale, proprio un mese fa, il 20 dicembre. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, in diretta Facebook, con un sorriso smagliante, che rimuoveva l’ultimo pannello del cantiere per riconsegnare piazza Risorgimento ai cittadini. E ora, neanche 5 settimane più tardi, le critiche feroci dei residenti, che fotografano impietosi le “buche” tra i sampietrini, ma anche quelli che vengono definiti “orrori urbanistici” e “oltraggi alla bellezza dell’architettura di Roma“, come la “pedana blu di plastica tipo rampa per skate”.
Roma, Gualtieri presenta il restyling in piazza Farnese (ma al Colosseo nascono nuove “piscine”)
Lavori dimensionati: sparito un parcheggio interrato
Le parole di Gualtieri, a dicembre, per presentare la “nuova” piazza Risorgimento ai cittadini erano state di magnificenza. Come di consueto il sindaco, davanti alle telecamere che lo avrebbero ripreso in diretta social, si era mostrato sorridente e convincente. E aveva mostrato il nuovo look della piazza, costata 4,5 milioni di fondi giubilari. Il costo, in realtà, doveva essere di molto maggiore, addirittura di 40 milioni di euro, poi ridotti a 14: inizialmente era infatti previsto un altro parcheggio interrato, vicino ai Musei Vaticani.
Ma era impossibile rispettare i tempi e il programma è stato rivisto, cassando il parcheggio interrato e ridimensionando l’intero progetto. Si è quindi arrivati a 10 volte meno dell’importo iniziale. Con il risultato di pedonalizzare solo la parte della piazza a ridosso dei Musei Vaticani.
La presentazione di piazza Risorgimento del sindaco
“La piazza è stata trasformata in uno spazio più bello“, ha detto il sindaco. “L’intervento giubilare ha previsto l’incremento dello spazio pedonale e della capacità di accoglienza dell’area: infatti l’area pedonalizzata passa dal 52% al 75%, trasformando questa in un luogo di incontro e non solo in un luogo di passaggio. Gualtieri ha poi vantato la nuova illuminazione, alimentata da pannelli solari, e i nuovi bagni pubblici. “Tutta quest’area assume l’importanza il valore storico che merita, andiamo avanti così chiudendo i cantieri restituendo nuova bellezza e funzionalità a Roma”.
Ma già sui bagni pubblici sono arrivate le critiche: “Serbatoi di plastica blu per i wc, in bella vista davanti al museo dei Carabinieri”, sono stati definiti.
Le polemiche sui lavori
Ma quello che ha fatto infuriare i cittadini è la qualità dei lavori. Così come già successo per piazza San Giovanni, sono stati i residenti a notare quella che sembrerebbe essere una scarsa attenzione (per non parlare di sacra qualità) nei lavori appena effettuati. “Sampietrini messi alla pecoraia e con enormi buche che creano rischio di inciampo. Una pedana blu di plastica tipo rampa per skate. Assenza di verde. Fioriere di corte messe a caso. La bruttezza della Giunta Gualtieri è ai massimi livelli. Il tutto con fondi pubblici”, dichiara Paolo. Che documenta le sue parole con tanto di foto.
A rincarare la dose Giorgio. “Un piazzale da magazzini generali”, a cui fa eco Angela, che chiede: “Ma è questo il risultato dell’ operazione di restyling tanto propagandata?”. E Ivo risponde: “Un pressapochismo sconcertante”. A essere criticate anche le panchine, definite da Gian Piero (ma non solo) “Una cosa indegna”. “Sai quanti fondo schiena ustionati? – ironizza Fabio – Quelle panche di metallo sarebbero ideali per farci i pomodori secchi al sole… potremmo avere, però, il turista liofilizzato”.
Ma nell’occhio del ciclone sono soprattutto le pavimentazioni. Che vengono giudicate “approssimative”, se non peggio. Le foto, del resto, confermano i giudizi. Il rischio di inciampare esiste, visto che si notano dislivelli e interi tratti che sembrano peggiori di prima del rifacimento.
Paesaggio surreale
La piazza è stata addirittura definita “paesaggio surreale”. Per Rita i lavori sono osceni. “Orrendi colori e forme! Neanche da Outlet”. E l’area destinata al verde sembra invece una landa desolata. Eppure, c’è il cartello che recita “Il Municipio I si sta prendendo cura di quest’area. “Pensa se non lo faceva…”, risponde Paolo. Non convincono neanche i bagni chimici, con i “bomboloni” posti proprio davanti al museo dei Carabinieri. “Ma come si può fare un obbrobrio del genere davanti al Museo dei Carabinieri , a due passi da San Pietro? Neanche ai mercati generali!”, commenta Rita.
Insomma, ancora una volta Gualtieri non convince. I proclami sui social, tanto cari al sindaco, stanno diventando un boomerang: il Primo Cittadino usa le dirette per mostrare il meglio anche quando non c’è, ma poi sono quegli stessi video che vengono tirati fuori quando nascono i problemi.