Roma, Gualtieri svela i treni della Metro B, ma i cittadini rimangono scettici
Eccoli, i nuovi treni della Metro B della Capitale. Il primo è uscito dagli stabilimenti Hitachi Rail di Reggio Calabria, e altri due sono già in lavorazione. Il sindaco Roberto Gualtieri ne parla come di una svolta epocale per il trasporto pubblico di Roma. Ma sarà davvero così? Entro il 2026 dovrebbero arrivare 33 convogli, con i primi tre in servizio nel 2024. Una buona notizia, certo, ma basterà per risollevare una linea che da anni soffre frequenze pessime e problemi cronici?
Gualtieri ha presentato con orgoglio il nuovo progetto tramite un video condiviso su TikTok, ma i commenti sotto al filmato riflettono una realtà complessa: i romani aspettano miglioramenti concreti e duraturi per il trasporto pubblico e non nascondono il loro scetticismo di fronte alle sfide logistiche e gestionali.
Le reazioni ai nuovi treni della Metro B presentati da Gualtieri
C’è chi non nasconde la propria delusione: “Solo tre treni nel 2024? Sono troppo pochi per risolvere i disagi cronici”. Qualcuno ironizza sul progetto: “Nuovo treno prima di GTA 6, incredibile”. E poi ci sono quelli che puntano il dito contro le carenze strutturali della rete: “Due linee e mezzo per una città come Roma sono una follia. Ce ne vorrebbero almeno dieci”.
L’annuncio del sindaco Gualtieri sui nuovi treni per la Metro B ha scatenato un’ondata di commenti sui social. Mentre alcuni utenti hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa, molti non hanno esitato a sollevare dubbi e preoccupazioni. Tra le principali critiche, emerge la necessità di rafforzare i controlli per arginare atti di vandalismo e borseggi, fenomeni purtroppo diffusi nei mezzi pubblici romani.
C’è chi sottolinea il problema della sicurezza: “Per rendere un servizio migliore, bisogna risolvere il problema dei borseggiatori”, commenta un utente, chiedendo interventi concreti. Altri, invece, puntano il dito contro la scarsità di linee metropolitane nella Capitale, sottolineando che una città come Roma necessiterebbe almeno dieci linee, ben più delle attuali due e mezzo.
A impressionare è soprattutto la lentezza: tre treni nel 2024 e un piano che si concluderà nel 2026. Questi numeri stridono con le promesse di una Capitale che ambisce a standard europei. Nel frattempo, la Metro B resta una linea soffocata da frequenze insostenibili e una rete inadeguata a una città delle dimensioni di Roma.