Roma: i “nasoni” festeggiano 150 anni, un rimedio contro la calura estiva
Da un paio di giorni Roma è nella morsa del caldo, temperature che oggi arrivano ai 40 gradi. Centocinquanta anni fa l’allora sindaco, Luigi Pinciani, decise di istituire un sistema di distribuzione dell’acqua pubblica per favorire l’igiene e garantire la salute della cittadinanza.
I nasoni di Roma pesavano 100kg
Le fontanelle erano costruite in ghisa, erano alte circa 120 cm, pesavano circa 100 kg ed erano provviste di tre bocchette a forma di drago. L’acqua terminava la caduta nel condotto fognario, attraverso una grata posta a livello stradale.
Un simbolo di Roma
Oggi, 20 giugno 2024, i “nasoni” festeggiano 150 anni: un simbolo di Roma e non semplici fontanelle. L’acqua che sgorga dai “nasoni” di Roma è di assoluta qualità, proveniente dalle montagne degli Appennini, dalle sorgenti del Peschiera e Le Capore, è annoverata come una delle “acque” più pulite e buone del Paese.
200 nasoni e 2800 fontanelle pubbliche
Nel centro storico della Capitale sono presenti circa 200 nasoni e in tutta la città si contano oltre 2.800 fontanelle pubbliche. Tra quelle più conosciute, segnaliamo la Barcaccia, opera di Pietro e Gian Lorenzo Bernini, a piazza di Spagna e la fontanina incassata nel muro in via della Fontanella di Borghese.
Un flusso continuo che, come spiega Acea, non va sprecato visto che, grazie allo scorrimento costante dell’acqua, si evita la stagnazione nelle condotte durante la notte. Grazie all’App Waidy Wow, selezionando “Roma”, potete facilmente individuare queste caratteristiche fontanelle per trovare ristoro tra una visita culturale e una piacevole sessione di shopping.