Roma i nuovi cassonetti per la raccolta differenziata non convincono del tutto i romani
Il Comune di Roma ha dato il via a un ambizioso progetto di rinnovamento della raccolta differenziata, annunciando l’installazione di 2.000 nuovi cassonetti entro il mese di aprile nei quartieri San Giovanni-Appio, Prati, San Lorenzo e Magliana. I primi contenitori sono stati posizionati lungo via Appia Nuova, nella zona compresa tra San Giovanni e Arco di Travertino.
Questi nuovi cassonetti, definiti “campane bilaterali”, si presentano come una soluzione più moderna e funzionale. Secondo il comunicato ufficiale, i contenitori sono progettati per essere più capienti ma meno ingombranti rispetto ai precedenti. Grazie a un innovativo sistema di svuotamento dall’alto, i nuovi cassonetti possono essere posizionati lontano dagli ingressi di negozi ed esercizi commerciali, facilitando così l’accesso agli utenti. Inoltre, per ottimizzare il servizio, l’AMA ha introdotto 30 nuovi mezzi pesanti dedicati alla gestione dei rifiuti. Nonostante le promesse di maggiore efficienza, le polemiche non si sono fatte attendere.
Apprezzamenti e critiche sui nuovi cassonetti di Roma
L’arrivo delle campane bilaterali ha generato un acceso dibattito sui social network. Molti cittadini hanno espresso perplessità, lamentando il posizionamento dei cassonetti e il loro impatto sulla viabilità, in particolare per la sottrazione di parcheggi. Una delle critiche più ricorrenti riguarda la presunta discrepanza tra l’aspetto funzionale dichiarato e quello reale. “A vederli non sembrano affatto meno ingombranti dei cassonetti precedenti“, commenta un utente su Facebook, sottolineando come la base “massiccia” dei nuovi contenitori possa addirittura ridurre la visibilità lungo le strade.
“Posizionati al centro della strada ? devi attraversare con le balaustre che lo impediscono. Quindi 3 posti auto a pettine persi. Attraversamento obbligato a piedi… A presto il morto investito. Auto che passano a destra nelle fasi di scarico nel camion ottimo con contemporaneo parcheggio selvaggio in doppia fila”, osserva un altro utente.
Altri cittadini si chiedono se questi cassonetti siano effettivamente parte di un sistema più avanzato: “Non ho capito quale sarebbe il vantaggio. Sono collegati a più ampi serbatoi interrati? A una rete di smaltimento sotterranea? Non sarà per caso la solita operazione di facciata?”, si legge in un altro commento.
Le critiche non si fermano al design o al posizionamento. Alcuni cittadini ricordano che in altre zone della città i cassonetti sono assenti da anni, nonostante le numerose segnalazioni. “Intanto c’è chi non ha i cassonetti da due anni. Inutili le segnalazioni. Però tocca pagare”, scrive un’utente che sottolinea la frustrazione di molti romani nei confronti della gestione della raccolta rifiuti.
Quale futuro per la raccolta rifiuti a Roma?
Il progetto di rinnovo della raccolta differenziata punta a risolvere alcune criticità che da anni affliggono la Capitale, ma la strada sembra ancora in salita. Alcuni episodi del passato non aiutano a placare lo scetticismo. I cassonetti introdotti in via dei Gracchi, nel quartiere Prati, simili a quelli appena posizionati, sono stati vandalizzati e dati alle fiamme lo scorso anno, alimentando ulteriormente il dibattito sull’efficacia delle nuove soluzioni.
La gestione dei rifiuti resta una delle grandi sfide per l’amministrazione capitolina, che dovrà dimostrare con i fatti l’efficacia di questo progetto. Per il momento, la reazione dei cittadini resta divisa tra chi apprezza l’iniziativa e chi invece teme che si tratti dell’ennesimo intervento poco incisivo.