Roma, i “Treni Fantasma” di Zingaretti mettono ko i pendolari della Metromare e Roma-Viterbo

Metromare Roma-Lido
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La vicenda dei “treni fantasma” di Zingaretti preoccupa e non poco gli utenti gli utenti delle ex ferrovie concesse, Metromare e Roma-Viterbo con una guerra tra Regione Lazio e Titagarh Firema che rischia di compromettere la fornitura dei nuovi treni per entrambe le linee ferroviarie.

L’annunciata mancata consegna dei nuovi convogli, inizialmente previsti per il 2023 e poi rinviati al 2025, od oggi rischia di saltare ulteriormente tant’è che non si sa quando verranno consegnati. Una vicenda che sarà al centro di una riunione, martedì prossimo, della commissione regionale per la trasparenza.

Messina: Preoccupati di subire ennesima paralisi

A pagare il prezzo più alto dell’inchiesta sui “treni fantasma” di Zingaretti, ora sono proprio migliaia di utenti. “Una storia che, a quanto pare, prenderà una brutta piega – commenta Maurizio Messina, presidente del comitato pendolari Roma-Lido – Siamo preoccupati di subire l’ennesima paralisi. Con lo stop alla fornitura la situazione diventerebbe catastrofica. Parliamo di 6 nuovi treni per la Roma-Viterbo e 5 per la Metromare. I primi treni dovevano arrivare un anno e mezzo fa, poi nel primo trimestre del 2025, ed ora chissà quando. Dopo anni di promesse, ora, come al solito, a pagare le conseguenze, siamo noi pendolari. Vogliamo capire come sia stato possibile un errore così grave che ricade sulle spalle dei cittadini”.

Metromare con solo 8 treni CAF300

Ad oggi nella Metromare ci sono disponibili per il servizio solo 8 treni CAF300, di cui 5 revisionati e 3 da revisionare, più un treno MA200 non revisionato con frequenze tra un convoglio e l’altro che toccano i 20 minuti.

Roma-Viterbo con solo 14 treni operativi

Nella Roma-Viterbo, invece, ci sono 21 treni, tra urbani Firema e extraurbani Alstom, di cui solo 14 sono di fatto operativi. Dei restanti sette, 4 “non utilizzabili” con 3 in manutenzione generale

Bonanni: Al primo guasto, il servizio non potrà essere garantito

“Al primo guasto di uno o più treni, il servizio non potrà essere garantito – commenta Fabrizio Bonanni, presidente del comitato ferrovia Roma-Nord – Nel 2025, in queste condizioni, sulla tratta avremmo solo 12/13 treni disponibili per il servizio con 2/3 in manutenzione. Dati allarmanti che fanno tremare i polsi, uno stop del trasporto pubblico con enormi conseguenze”.