Roma, il concorso per 690 funzionari dei Vigili Urbani ‘congelato’ fino a Natale: i conti del Campidoglio non tornano

Roma, piazza del Campidoglio, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri con il Corpo della Polizia Locale. Foto comune di Roma
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Roma, il concorso per 690 funzionari dei Vigili Urbani ‘congelato‘ fino a Natale: i conti del Campidoglio non tornano. Si complica la situazione riguardante il concorsone per 690 posti da funzionario della Polizia Locale di Roma Capitale che si è svolto nella città eterna la scorsa primavera contro cui avevano presentato ricorso almeno una trentina di caschi bianchi.

Roma, il concorso per 690 funzionari dei Vigili Urbani ‘congelato’ fino a Natale

Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio lo scorso 16 settembre ha emesso un’ordinanza che congela temporaneamente la validità della graduatoria finale del concorso. Rinviando la decisione finale al 18 dicembre 2024, a seguito di un ricorso presentato da un candidato escluso.

I conti del Campidoglio assegnati ai Vigili non tornano

I voti assegnati ai candidati funzionari della Polizia Locale di Roma dalla Commissione nominata dal Campidoglio, difatti, non tornano. Almeno secondo Luciano Lombardi, Vigile Urbano ed aspirante nuovo funzionario della Polizia Locale capitolina.

È lui uno dei partecipanti (il suo nome è riportato in chiaro nell’ordinanza giudiziaria) alla procedura ed anche uno dei circa 30 ricorrenti che a maggio scorso ha impugnato al Tar del Lazio la graduatoria definitiva di Gualtieri e soci. Il dottor Lombardi ha sollevato questioni relative a presunte irregolarità nell’assegnazione dei punteggi in particolare a riguardo dell’esperienza maturata. Secondo Lombardi, il punteggio che gli è stato attribuito dal comune di Roma sarebbe stato calcolato in modo errato. Sarebbe stato – il condizionale è d’obbligo, per il momento – penalizzato ingiustamente e privato del diritto alla progressione di carriera all’interno della Polizia Locale.

L’ordinanza del TAR, evidentemente, ritiene plausibile la sua richiesta. Visto che ha disposto che la notifica del ricorso venga effettuata, tramite “pubblici proclami”, a tutti i 690 presunti vincitori del concorso nonché nuovi funzionari della Polizia Locale capitolina. Questo procedimento prevede la pubblicazione dell’avviso sul sito istituzionale di Roma Capitale. Roma Capitale è stata ‘obbligata’ dai giudici del Tar Lazio ad inserire, sul proprio sito, una sezione dedicata alla consultazione degli atti ed a mantenere tale documentazione accessibile fino alla sentenza definitiva.

“L’esperienza lavorativa”

La questione sollevata dal dottor Lombardi riguarda principalmente la voce del punteggio assegnato per l’esperienza lavorativa. Il ricorrente sostiene che la sua esperienza nell’area di provenienza non sia stata correttamente valutata, portandolo a ottenere un punteggio inferiore rispetto a quello spettante. In particolare, egli ritiene di avere diritto a 32,25 punti, mentre nella graduatoria gli sono stati assegnati meno punti, compromettendo così la sua posizione finale.

Il calcolo del punteggio, secondo il campidoglio a trazione Gualtieri

Al centro della controversia vi è anche un altro aspetto tecnico-legale legato alla modalità di calcolo del punteggio per l’esperienza professionale. L’avviso pubblico del concorso specificava che, per il computo del punteggio, sarebbero stati considerati gli anni di servizio presso Roma Capitale. Mentre il regolamento interno del Campidoglio sembrerebbe avere una formulazione differente. Questo disallineamento tra le regole del bando e quelle del regolamento interno è uno degli elementi contestati da Lombardi, che ha chiesto l’annullamento della graduatoria finale.

In attesa della decisione definitiva fissata per il 18 dicembre 2024, il concorso rimane congelato.

Questo congelamento potrebbe rappresentare un ostacolo per l’amministrazione capitolina, già alle prese con difficoltà gestionali sollevate dai sindacati. La necessità di rafforzare l’organico della Polizia Locale è da tempo difatti al centro del dibattito pubblico. Ma l’incertezza legata alla conclusione di questa procedura selettiva rallenta il piano di riorganizzazione della vigilanza urbana.

Tutto congelato, ma solo fino a Natale, salvo ulteriori rinvii…

In conclusione, il TAR del Lazio ha rimandato l’esame nel merito della controversia al 18 dicembre 2024. Nel frattempo, Roma Capitale è obbligata a garantire la trasparenza della procedura. Pubblicando tutti gli atti relativi al ricorso sul proprio sito istituzionale. Il Campidoglio dovrà fornire ai giudici anche la prova dell’avvenuta notifica pubblica dell’ordinanza. La vicenda resta dunque in sospeso. In attesa di un esito che potrebbe avere ripercussioni significative sul concorso e sulle future assunzioni nella Polizia Locale della Capitale.