Roma, il presidente del VI Municipio Franco: ‘È una vergogna tenere i vigili a sorvegliare il campo rom quando abbiamo carenza di pattuglie’

Campo rom
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È senza peli sulla lingua Nicola Franco, il Presidente del VI Municipio di Roma. Il minisindaco ha il dente avvelenato, dopo aver scoperto che, a poca distanza dal campo nomadi di via Salone, sono stati dati alle fiamme sia il gazebo che i i bagni chimici della postazione degli agenti della polizia locale di Roma Capitale Gruppo Le Torri. Ovvero i caschi bianchi del municipio da lui diretto.

Questa cosa lo ha fatto infuriare, al punto che ha preso carta e penna, o meglio il computer, e ha buttato giù una nota stampa. “Sono stati incendiati il gazebo e i bagni chimici della postazione dei vigili urbani nel Municipio Roma VI, nella zona del campo rom di via di Salone”, ha scritto. Il fatto risale a qualche giorno fa, ma la notizia non era stata resa nota alla stampa e questo ha innervosito ancora di più il presidente.

Vile atto intimidatorio

Nella sua nota Nicola Franco ci è andato giù pesante. “Non credevo fosse vero quanto si diceva essere accaduto alla postazione di polizia locale prospiciente al campo rom di Salone, così ho inviato una lettera per chiedere conferma e, purtroppo, il gruppo VI Le Torri della Polizia Locale di Roma Capitale ha confermato: con un vile atto intimidatorio, sono stati incendiati il gazebo e i bagni chimici necessari ai nostri agenti di effettuare il servizio di guardiania”, ha scritto.

Niente più bagni chimici: ecco perché

E non è finita qui. Nicola Franco ha giustamente richiesto la sostituzione dei servizi incendiati, per dare modo agli agenti di lavorare in tranquillità. Ma ecco la risposta, che – secondo il minisindaco – sa di beffa. Gli viene infatti comunicato che il gazebo è stato prontamente sostituito, ma i bagni chimici no.

Il motivo è presto svelato: l’appalto per i bagni chimici è scaduto il 30 giugno e adesso i caschi bianchi dovranno arrangiarsi, effettuando il turno di servizio senza avere la possibilità di andare nei servizi igienici come in passato.

“Uomini e mezzi al campo rom sono energie inutili”

Ma Franco non si arrende. Ed ecco che nuovamente si rivolge agli enti preposti, con una richiesta formale inviata ieri. “Ho scritto al Sindaco e al Comandante Generale della Polizia Locale di Roma Capitale per ripristinare urgentemente i servizi ai nostri Agenti, a cui va tutta la solidarietà dell’ Amministrazione del Municipio Roma VI delle Torri”, ha dichiarato il minisindaco, che ancora una volta ha voluto rimarcare il concetto a lui caro.

Da tempo ripeto che impiegare uomini e mezzi nei Campi Rom sono tempo ed energie inutili, mentre il territorio soffre. Mi auguro che anche i sindacati facciano la loro parte a difesa di chi indossa una divisa”.

“Ribadisco l’assoluta inutilità del servizio”

Franco, nella sua nota, non solo ha espresso solidarietà agli agenti del gruppo VI Le Torri, ma, ancor di più, ha voluto “ribadire l’assoluta inutilità del servizio di guardiania del campo rom di Salone, vista l’impossibilità da parte degli agenti di intervenire in alcun modo”.

E poi, ancora: “È una vergogna tenere uomini e donne impegnati per sorvegliare il campo rom, quando sul territorio abbiamo carenza di pattuglie. È necessario rimettere ordine su questo argomento particolare, soprattutto perché non si può rimanere impassibili davanti a un’intimidazione del genere”. Parole forti, che sicuramente faranno discutere e solleveranno polemiche da parte dell’opposizione.

Magari un’opposizione che arrivi anche dai municipi vicini, visto che – finora – nel VI di vera opposizione ce n’è stata davvero poca…