Roma, reperti archeologici del ‘Patriarcato’ riemergono dal cantiere di San Giovanni: ma presto torneranno ‘invisibili’

Piazza San Giovanni, a Roma, e il cantiere in vista del Giubileo 2025 per la riqualificazione della piazza
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Roma, straordinari reperti archeologici del periodo storico del ‘Patriarcato‘ riemergono dalle viscere di piazza San Giovanni. Nel corso del cantiere, in pieno corso di svolgimento, che ha l’obiettivo di preparare la Basilica e la piazza all’apertura dell’anno Santo, ossia all’inizio delle celebrazioni del Giubileo 2025.

Roma, reperti archeologici riemergono dalle viscere di piazza San Giovanni

I reperti rinvenuti poco tempo fa sono molto importanti, lo conferma anche il Campidoglio in una nota stampa. Eppure a quanto tempo non vi sarebbe tempo, non vi sarebbe ‘spazio tecnico‘ per aggiungere ‘vetrate‘ o ‘doppi piani’ di alcun tipo al progetto, per lasciarli a vista, a futura memoria. I reperti archeologici, quindi, per quanto preziosi, per quanto importanti, presto non saranno più visibili ai cittadini e turisti. Nessuno, evidentemente, aveva compiuto preliminari analisi con il georadar, che serve a vedere in anticipo se sottoterra si trovano evidente significative? Non è dato saperlo. Eppure si tratta di una delle piazze più importanti di Roma.

I reperti archeologici presto torneranno ‘invisibili’

In ogni caso, la loro presenza ha imposto un cambiamento radicale al progetto stesso, visto che gli impianti idrici che alimenteranno le fontane hanno già subito dei cambiamenti a causa dei rinvenimenti archeologici stessi.

I preziosi reperti archeologici risalgono a un periodo compreso tra l’VIII ed il XIII secolo. Si tratta, con ogni probabilità, di strutture murarie appartenenti al Patriarchio Lateranense, l’antica residenza dei Papi. Questa scoperta ha comportato una revisione del progetto originario, al fine di valorizzare i ritrovamenti e tutelarli nel contempo.

Le modifiche al progetto, ma solo sottoterra

Le mura nel corso dei secoli vennero demolite e interrate. In considerazione dei reperti, è stato necessario modificare il progetto finale della piazza. Sono state, quindi, studiate nuove soluzioni che uniscono la realizzazione della sistemazione esterna e la tutela dei beni archeologici rinvenuti. 

In accordo con la Soprintendenza Speciale di Roma, a seguito della documentazione effettuata dagli archeologi, i lavori proseguono e i reperti trovati saranno protetti con geotessuto e con 20 cm di materiale inerte per segnalare la presenza di strutture e infine ricoperti, non essendo stata ravvisata la necessità di spostarli.

I reperti presto torneranno ‘invisibili’

La nuova piazza San Giovanni in Laterano sarà caratterizzata da una superficie pavimentata continua, intervallata da dodici specchi d’acqua, aree verdi e panche monolitiche in travertino. Un progetto che punta a creare uno spazio urbano fruibile e accogliente, in armonia con la solenne architettura della Basilica.

Fontane e giardini contro le isole di calore

Particolare attenzione è stata dedicata alla sostenibilità ambientale. Le fontane a raso, oltre a donare un tocco di freschezza ed eleganza, contribuiranno a contrastare le isole di calore grazie a un sistema di ricircolo dell’acqua. Le aiuole, dotate di impianto di irrigazione automatico, garantiranno il verde anche nei periodi più caldi.

Come sarà, alla fine dei lavori, piazza San Giovanni

Le parole del sindaco

“Questo cantiere restituirà alla città una piazza completamente rinnovata, a servizio dei romani e dei pellegrini che giungeranno per il Giubileo“, ha dichiarato il Sindaco Gualtieri. “Un’opera che coniuga tradizione e innovazione, nel segno del rispetto per l’ambiente e della valorizzazione del nostro patrimonio storico“.

I lavori per la riqualificazione della piazza antistante la Basilica di San Giovanni in Laterano procedono spediti, nel rispetto del cronoprogramma che prevede la conclusione entro l’apertura del Giubileo 2025. Il cantiere, che interessa una superficie di circa 18.000 metri quadrati, sta donando nuova vita a questa importante area pedonale, coniugando sapientemente modernità e rispetto per la storia.