Roma in attesa del Giubileo. Quartieri da incubo: Palmiro Togliatti, sporcizia, risse e prostituzione
Mentre il sindaco Roberto Gualtieri parla della Capitale come una città dei sogni, descrivendola come una metropoli in crescita, sicura, con disagi limitati al presente ma che daranno un futuro migliore ai romani, sono tante, troppe le zone di Roma dimenticate. Invece di sogni, troviamo quartieri da incubo, dove i cittadini da anni segnalano il degrado al Municipio, all’Ama e al Campidoglio, senza esito.
Ed ecco quindi che le telecamere immortalano, quartiere per quartiere, alcuni dei problemi più sentiti dai residenti. A filmare Marco Mastro, fondatore della pagina social “Dillo a Noi Roma“, che ieri – per questa “puntata” della nuova rubrica “Quartieri da incubo” – ha percorso 8 chilometri a piedi sotto il sole cocente in via Palmiro Togliatti.
“Qui è pericoloso girare la notte”
“Io di notte qui non passo, non mi fido – dice una ragazza – È pieno di prostitute, oltre che di rifiuti”. E i cumuli di rifiuti sono ovunque: sui marciapiedi, a bordo strada, vicino alle fermate dei bus. “Non ci sono cestini”, commenta un ragazzo. “Anche volendo, dove si butta la roba?”
Quindi sì, ci sono gli incivili, ma il Comune ci mette del suo. Perché “non passano mai a pulire, forse una volta a settimana, ma forse anche meno” e poi, appunto, non ci sono i cestini dove poter gettare i rifiuti. E tutti li gettano dove capita, in un loop di degrado. Centinaia di bottiglie di birra, segno di bisbocce notturne, si accumulano in quello che una volta era uno spartitraffico di manto erboso e che adesso è tutto rinsecchito. Paline, segnali stradali e delimitazioni in ferro sono state divelte e giacciono a terra, come guerrieri sconfitti di una lotta impari contro la decenza. Come a dimostrare che no, questo quartiere non può farcela, deve essere sconfitto e messo giù.
Degrado alle fermate del bus
Non stanno meglio le fermate dei bus: la scena che si presenta è sempre la stessa, con cumuli di rifiuti proprio di fronte. E c’è chi usa le colonnine dei gestori del gas come se fossero cestini dei rifiuti, infilandoci di tutto.
Proseguendo, si trova un unico contenitore per rifiuti, di media grandezza. Ma di certo non basta, tant’è che – tutto intorno – ci sono decine di buste di rifiuti. “La puzza è incredibile, con questo caldo i rifiuti marciscono subito. Eppure restano qui”. Accanto ai rifiuti la rastrelliera delle biciclette. “Qui, secondo l’idea di Gualtieri della città ideale dei 15 minuti, chi abita nel quartiere avrebbe dovuto lasciare la bici e prendere il bus. Lei ci lascerebbe la sua bici, in mezzo ai rifiuti? Per prendere un autobus che non passa mai?”
La notte? “Si ubriacano, poi scoppiano le risse”
A raccontare cosa succede di notte anche due uomini stranieri. “Qui la notte è pericoloso venire. C’è gente che beve molto, si ubriaca e poi inizia a litigare. Scoppiano quindi risse, meglio stare lontani”. A terra ancora bottiglie rotte. E non ci sono solo quelle, come spiega una ragazza. “Ogni notte qui è pieno di prostitute. Ci sono schiamazzi e un degrado senza fine. Perché Gualtieri non viene pure qui a fare i video da postare su Facebook?”.