Roma, inchiesta sugli alberi abbattuti, il Campidoglio ‘confessa’ 13mila tagli

Roma, un albero abbattuto e sequestrato

Roma, dal novembre 2021 a oggi, l’amministrazione capitolina ha autorizzato l’abbattimento di circa 13mila alberi. Il dato, reso pubblico dalla Giunta Gualtieri nel corso della Commissione Ambiente capitolina, ha acceso il dibattito tra il Campidoglio e i comitati cittadini. Nei giorni scorsi, certo, è emersa forte la notizia di una indagine della Procura di Roma proprio riguarda a questo tema e sul numero di abbattimento che sarebbe celato dal Comune, in spregio alle regole base della Trasparenza amministrativa. Sta di fatto che l’assessore all’Ambiente della Giunta Gualtieri, Sabrina Alfonsi, ha illustrato con slide e numeri gli interventi effettuati, tra abbattimenti, manutenzioni e tanto sbandierate (sui social) nuove piantumazioni. Tuttavia, le ‘giustificazioni’ dell’amministrazione non hanno convinto tutti i presenti: i cittadini chiedono maggiore trasparenza e garanzie sulle procedure di valutazione degli alberi da abbattere.

Fondi in crescita, ma resta il nodo trasparenza

L’attuale giunta avrebbe incrementato i fondi destinati al verde pubblico – così ha spiegato l’assessore in Commissione – portandoli dai 6,7 milioni di euro del 2020 ai quasi 34 milioni di oggi. A questi si aggiungerebbero 11 milioni di finanziamenti destinati ai municipi per la gestione di 4 milioni di metri quadrati di aree verdi. Nonostante l’aumento degli investimenti, però, alcuni consiglieri comunali e comitati ambientalisti denunciano una mancanza di trasparenza nelle decisioni prese. Il problema principale riguarda la comunicazione con i cittadini: molti interventi di abbattimento vengono effettuati senza un’adeguata informazione preventiva e senza l’utilizzo di analisi strumentali più approfondite.

La protesta dei comitati: troppi tagli senza verifiche approfondite

Durante la seduta della commissione Ambiente, i rappresentanti dei comitati hanno sollevato critiche sulle modalità di abbattimento degli alberi. In particolare, contestano il ricorso alla valutazione visiva (VTA), considerata arbitraria e insufficiente a determinare il reale stato di salute delle piante. Le richieste avanzate sono chiare: una moratoria sui tagli effettuati senza analisi strumentali e una maggiore attenzione alla conservazione degli alberi secolari, che garantiscono benefici ambientali ed ecologici non sostituibili con nuove piantumazioni. I cittadini lamentano anche potature effettuate in periodi non idonei, come nel caso recente di via dei Quattro Venti, dove gli interventi hanno coinvolto alberi in piena fioritura.

Serve più partecipazione dei cittadini

L’amministrazione comunale si trova ora di fronte alla necessità di conciliare sicurezza pubblica, Trasparenza e tutela ambientale, garantendo al contempo una maggiore partecipazione dei cittadini. La richiesta di una moratoria sugli abbattimenti effettuati senza analisi approfondite rimane sul tavolo, così come la necessità di potenziare la trasparenza e il controllo sugli interventi. Il futuro del verde urbano romano dipenderà dalle scelte che verranno fatte nei prossimi mesi, con l’obiettivo di preservare un patrimonio naturale fondamentale per la qualità della vita della Capitale.