Roma, incidente sulla Tiburtina: il vigile Daniele sotto i ferri, si cerca di salvargli la gamba destra
Roma, incidente sulla Tiburtina: il giovane vigile Daniele sotto i ferri, si cerca di salvargli la gamba destra . “Al termine di una fase di miglioramento clinico – spiega in una nota la Polizia Locale di Roma – in data odierna è stata sospesa la sedazione e la ventilazione meccanica. Il ragazzo è in contatto con l’ambiente e in grado di relazionarsi coi familiari. Il decorso clinico dell’arto sottoposto ad intervento è regolare. Le condizioni generali, tuttavia, rimangono gravi e la prognosi riservata“.
Roma, incidente sulla Tiburtina: il vigile Daniele sotto i ferri, è in prognosi riservata
Un gravissimo incidente ha scosso la capitale nella serata di mercoledì. Daniele Virgili, giovane agente della polizia locale di Roma, è stato travolto da un’auto mentre svolgeva il proprio servizio sulla via Tiburtina. Alla guida del veicolo c’era un carabiniere fuori servizio, risultato positivo all’alcol test. L’impatto è stato devastante. Virgili, appena 25 anni, ha perso la gamba sinistra e ha subito gravi lesioni anche alla destra, che i medici hanno fortunatamente salvato dopo un lungo e delicato intervento chirurgico.
Si cerca di salvargli la gamba destra, ha già perso la sinistra
L’incidente si è verificato mentre Virgili, insieme a due colleghe, era impegnato nei rilievi di un precedente scontro tra veicoli. I tre agenti stavano sistemando i coni segnaletici per delimitare l’area dell’incidente, quando un’auto li ha travolti a tutta velocità. Le colleghe di Virgili hanno riportato solo ferite lievi, ma per lui l’impatto è stato devastante. Il giovane vigile è rimasto schiacciato tra il furgone della polizia locale e un altro mezzo. I soccorsi sono stati immediati, e Virgili è stato trasportato d’urgenza all’ospedale San Camillo. Dove un team di chirurghi ha effettuato una lunga operazione per salvare la gamba destra. Per la sinistra, però, non c’è stato nulla da fare: l’amputazione è stata inevitabile.
Il conducente sotto accusa
Alla guida dell’auto che ha travolto Virgili e le sue colleghe c’era un carabiniere del ROS, identificato come F. C. Le analisi hanno rilevato un alto tasso di alcol nel sangue, confermando che il militare era alla guida in stato di ebbrezza. Attualmente, è stato denunciato a piede libero per lesioni gravissime e guida in stato di ebbrezza. Le autorità hanno avviato un’indagine per definire con precisione le dinamiche dell’incidente e accertare tutte le responsabilità. Acquisendo eventuali immagini dalle telecamere di sorveglianza presenti nella zona e ascoltando testimoni, tra cui le due vigilesse rimaste ferite. Sul carabiniere, intanto, sono previsti anche provvedimenti disciplinari interni da parte dell’Arma.
Una tragedia per tutta la comunità
L’incidente di via Tiburtina ha scosso profondamente i colleghi e l’intera comunità dei vigili urbani di Roma. Virgili, entrato da poco nel corpo dopo aver superato l’ultimo concorso, era noto per il suo carattere solare e la sua disponibilità. I suoi colleghi lo descrivono come un ragazzo allegro e pieno di vita, già considerato come un membro della famiglia. “Era uno di noi”, dichiarano alcuni vigili in lacrime, mentre altri si dicono indignati per la mancanza di adeguate tutele per la categoria.
La protesta del corpo dei vigili
La vicenda ha riacceso il dibattito sulla sicurezza e le condizioni di lavoro degli agenti di polizia locale, in prima linea ogni giorno per garantire l’ordine e la sicurezza stradale. La notizia dell’incidente ha portato diversi sindacati a proclamare uno sciopero del trasporto pubblico locale, previsto per le prossime settimane, per sollecitare una riforma delle condizioni lavorative dei vigili urbani, specie per quanto riguarda la sicurezza stradale. UGL Autonomie e Sulpl, insieme ad altre sigle, hanno chiesto una maggiore protezione per il personale di polizia locale e il riconoscimento delle strade come luoghi di lavoro ad alto rischio.
Vigili incrociano le braccia
“La nostra categoria è lasciata in prima linea, senza le necessarie tutele”, lamentano i rappresentanti sindacali, che sottolineano l’assenza di protocolli di sicurezza adeguati per limitare i rischi quotidiani a cui sono esposti i vigili urbani, specialmente quelli più giovani, come Daniele, che ha subito questo incidente nei primi giorni di servizio effettivo. Il sindacato chiede misure concrete, come la definizione di norme più severe per chi guida in stato di ebbrezza e l’introduzione di pene certe per chi viola il Codice della Strada.
Verso una riforma delle tutele
La tragedia di Daniele Virgili ha riaperto una ferita profonda nel Corpo della polizia locale e pone interrogativi urgenti sulla sicurezza degli agenti. Secondo i sindacati, occorre una riforma nazionale che riconosca maggiori tutele per i poliziotti locali. Costantemente esposti a rischi. Specialmente nel contesto urbano, dove traffico e incidenti rendono pericoloso il loro lavoro. La speranza è che il caso di Virgili rappresenti un punto di svolta per la sicurezza stradale e per le tutele dei lavoratori della polizia locale. Operatori chiamati ogni giorno a operare in condizioni difficili per il bene della comunità.