Roma, incroci pericolosi sulla Cristoforo Colombo: al via gli interventi per la sicurezza, ecco dove
La Via Cristoforo Colombo resta una delle arterie principali di Roma sì, ma anche una delle strade che spesso (e purtroppo) ha fatto da sfondo a incidenti terribili, addirittura mortali. Come è accaduto a giugno scorso quando il 26enne Luca Pupillo ha perso la vita mentre era in sella alla sua moto Kawasaki Z900 in direzione Ostia, all’intersezione con via di Acilia. Una strada che in alcuni tratti resta pericolosa, al punto che in Giunta Comunale sono stati approvati da poco i progetti definitiva per la messa in sicurezza di alcuni incroci killer, quei black point che rappresentano un rischio per i cittadini.
Sicurezza stradale, prosegue il lavoro sulle intersezioni stradali più a rischio, i cosiddetti black point.
Altri due progetti di messa in sicurezza sono stati approvati in Giunta. Stavolta sulle intersezioni stradali a rischio, come quelle di “via Cristoforo Colombo-piazzale dell’Agricoltura e via Cristoforo Colombo-via Padre Semeria-via Cesare Federici”.
“Per quanto riguarda il primo, via Colombo-piazzale dell’Agricoltura, – come ha spiegato l’assessore capitolino ai Trasporti, Eugenio Patanè – nell’ultimo decennio si sono verificati quasi 2 incidenti per anno, tra cui due incidenti mortali, con un costo sociale medio annuo dell’ordine dei 400.000 euro”. Da qui, quindi, la decisione di mettere in sicurezza la zona. Come? Attraverso più interventi, che vanno “dalla realizzazione di corsie di accelerazione/decelerazione per gli scambi tra carreggiate alla chiusura di scambi a 90° tra le carreggiate”. Ma non solo. Ci saranno anche “l’adeguamento della segnaletica stradale, gli interventi sulla pavimentazione e lo spostamento di pozzetti e caditoie”.
A rischio l’incrocio Via Colombo-via Padre Semeria-via Federici
A rischio (ma ancora per poco) anche un altro incrocio, quello tra Via Colombo–via Padre Semeria-via Federici. Qui, come ha spiegato l’assessore, “nell’ultimo decennio si sono verificati 10 incidenti per anno, con 3 mortali e un costo sociale medio annuo nell’ordine dei 900.000 euro”. E allora si interverrà con “l’inserimento di isole salva pedoni con il prolungamento dei tre spartitraffico presenti su via Cristoforo Colombo, lato Piazza dei Navigatori; attraversamento ciclabile di tutta la via Cristoforo Colombo, che si raccorda con le piste ciclabili esistenti; riduzione da 42 a 35 metri complessivi degli attraversamenti di via Cristoforo Colombo, con un massimo tratto di attraversamento scoperto pari a 9 metri, per garantire una maggiore protezione dei pedoni; allargamento dei marciapiedi in corrispondenza degli attraversamenti di via Cristoforo Colombo e di via Padre Semeria”.
L’obiettivo sembra essere uno: garantire la sicurezza sulle strade di Roma, lì dove spesso si registrano terribili incidenti. Con lo scopo di diminuire i decessi e di farlo del 20% entro 3 anni e del 50% nel giro di 10 anni.