Roma, paziente in preda alla furia al pronto soccorso: infermiera aggredita a calci e pugni al Gemelli
Prima ha iniziato a insultarla e aggredirla verbalmente, poi, senza motivo, le è saltato addosso, iniziando a picchiarla con calci e pugni. È stata una notte di follia, quella vissuta martedì scorso a Roma, al pronto soccorso del Policlinico Gemelli. Un uomo, in preda alla furia, ha aggredito violentemente una infermiera cinquantenne, colpendola con calci e pugni nel bel mezzo del caos del reparto. L’infermiera, con anni di esperienza alle spalle, stava cercando di tranquillizzare il paziente, che però ha perso il controllo in pochi secondi, aggredendola brutalmente.
L’aggressore: 67enne già conosciuto dalle forze dell’ordine
L’uomo, un 67enne romano, già noto alle forze dell’ordine, era stato portato al pronto soccorso da un’ambulanza del 118, sembrerebbe in crisi di astinenza da droghe. Dopo l’aggressione, è stato bloccato dal personale di sicurezza dell’ospedale e successivamente arrestato dai carabinieri della stazione Roma Trionfale. Ora dovrà rispondere di lesioni a personale sanitario, minacce e interruzione di pubblico servizio. Il suo arresto è stato poi convalidato dal Gip.
Un problema sempre più diffuso
L’episodio di violenza ha nuovamente acceso i riflettori su una piaga che affligge molti ospedali italiani: le aggressioni al personale sanitario. “Non è più una questione di singoli episodi, ma di un vero e proprio problema sistemico“, ha dichiarato Maurizio Zega, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma. I numeri sono inquietanti: un terzo degli infermieri subisce attacchi fisici o verbali ogni anno, e di questi, il 75% sono donne.
Queste aggressioni non lasciano solo ferite fisiche, ma spesso causano danni psicologici che, in alcuni casi, portano a disabilità permanenti o a inabilità al lavoro. Il 15% degli infermieri vittime di violenza è costretto a prendere periodi di assenza lavorativa, compromettendo ulteriormente la qualità del servizio sanitario.
Il Governo corre ai ripari
Per far fronte a questa emergenza, in collaborazione con il Ministero dell’Interno, sono stati riattivati i presidi di polizia in servizio 24 ore su 24 all’interno degli ospedali di Roma. Proprio di recente, il Consiglio dei ministri ha varato misure più rigide per garantire maggiore tutela a medici e infermieri. Come ha sottolineato il ministro della Salute, Orazio Schillaci: “Abbiamo mantenuto l’impegno di proteggere chi si dedica ogni giorno alla cura dei cittadini”. Queste nuove disposizioni sono un passo importante per contrastare un fenomeno in continua crescita e difendere il personale sanitario da episodi di violenza che mettono a rischio non solo la loro incolumità, ma anche la qualità del servizio offerto alla comunità.
L’aggressione al Policlinico Gemelli non è un caso isolato, ma l’ennesimo di una lunga serie. È essenziale che queste misure vengano applicate con decisione, perché la sicurezza degli operatori sanitari è la base su cui poggia il nostro sistema di assistenza.