Roma, infermiera dell’istituto Eastman scaraventata giù dalle scale
“La spirale di violenza sui posti di lavoro va fermata immediatamente. Basta attacchi ai sanitari. Esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza all’infermiera aggredita e a tutto il personale dell’Eastman-Umberto I” di Roma. “Chiediamo subito un piano con misure concrete per la sicurezza degli operatori in sanità. Ma anche assunzioni e stabilizzazioni per velocizzare i servizi e ridurre le liste d’attesa”. La Cisl Fp Lazio stigmatizza in una nota l’ennesimo episodio di violenza avvenuto oggi. Una brutta vicenda che fa seguito ai fatti di 2 giorni fa al San Giovanni e ai troppi casi registrati in questi mesi. Vittima una infermiera del presidio Eastman del Policlinico Umberto I, scaraventata dalle scale da una paziente che ha dato in escandescenze dopo essere stata assistita al Pronto soccorso e rimandata a 2 giorni dopo per la visita di controllo.
Troppe aggressioni nelle strutture del Lazio
Al momento la professionista sanitaria, che oltre a quello morale ha riportato danni fisici da caduta, si sta sottoponendo agli approfondimenti diagnostici necessari presso l’Umberto I, fa sapere il sindacato. “Auguriamo alla nostra collega una pronta guarigione”, scrive la federazione regionale di categoria. “La condizione che si trova a vivere chi lavora nelle aziende ospedaliere e sanitarie è drammatica. Sono anni che come Cisl insistiamo: la sicurezza sul lavoro non è negoziabile”. “Stiamo assistendo a una vera e propria escalation di aggressioni e violenze in troppe strutture del Lazio. Inaccettabile per i lavoratori e per le loro famiglie. Ma anche per i cittadini che si rivolgono al Servizio sanitario regionale. Consentire agli operatori di lavorare in sicurezza e serenità deve essere la priorità di ogni datore di lavoro.
Velocizzare le prestazioni ai pazienti
E bisogna fare di tutto per garantirlo. Anche intervenendo sulla qualità dell’assistenza e sulla riduzione di tempi e liste di attesa. Servono provvedimenti per la tutela di lavoratori che si trovano già a operare in condizioni difficili e che in nessun modo devono essere oggetto di violenze – sottolinea il sindacato -. Così come servono nuove assunzioni per rafforzare organici ormai sguarniti e velocizzare le prestazioni ai pazienti. Dall’azienda Policlinico Umberto I e dalla Regione Lazio pretendiamo risposte immediate. Misure di prevenzione e vigilanza, programma per la sicurezza, piano straordinario di assunzioni e stabilizzazioni, oltre alla costituzione come parte civile in un eventuale giudizio”, è la richiesta della Cisl Fp Lazio.