Roma, la metro A diventa una biblioteca e sui social è subito ironia
Roma si veste di letteratura con l’iniziativa “Ogni libro è un viaggio”, promossa da Atac in collaborazione con Rai e Ministero della Cultura, che ha trasformato un treno della metro A in una vera biblioteca mobile.
I sei vagoni, decorati con frasi e citazioni di autori celebri come Pirandello e Stendhal, rappresentano ciascuno un genere letterario diverso, con l’obiettivo di regalare ai passeggeri un’esperienza di lettura e cultura. Ma è sui social, e in particolare sull’account Instagram di Welcome to Favelas, che il progetto ha trovato una risposta inattesa, scatenando una pioggia di commenti ironici e sarcastici.
L’ironia dei social: “E derubar m’è dolce in questa metro”
L’account Instagram di Welcome to Favelas, noto per i suoi post irriverenti e dissacranti, ha rilanciato la notizia con l’inevitabile effetto valanga. Tra battute e commenti mordaci, molti utenti hanno ironizzato sui rischi di borseggio, immaginando una sorta di esperienza culturale “immersiva” tra letteratura e furti. “E derubar m’è dolce in questa metro“, ha semi-citato un utente.
Visualizza tutte le 2 risposte“Avrai un portafoglio in meno ma un po’ di cultura in più”, ha scritto un utente. “‘Scusa per il ritardo’, ‘Attenzione borseggiatori’, ‘Se ve strignete entrate deppiu’. Queste sono alcune delle frasi scritte”, ha scritto un altro, sottolineando il contrasto tra l’intento nobile dell’iniziativa e i problemi reali della metropolitana romana. Un altro ha scherzato: “Già è colorato di bestemmie de tutti i tipi”.
Letteratura sulla Metro A: il progetto divide
Nonostante i toni ironici, il dibattito online ha portato alla luce anche critiche più serie. Molti utenti hanno commentato che, prima della cultura, Atac dovrebbe concentrarsi su questioni come la sicurezza, la manutenzione delle stazioni e la puntualità dei treni. “Basta che passa ve dico la verità”, ha confidato un utente.
Altri invece hanno apprezzato l’iniziativa, sottolineando come un viaggio in metro possa finalmente offrire un’opportunità di crescita culturale, anche solo leggendo una frase durante il tragitto. Tra entusiasmo e scetticismo, la Metro A letteraria è comunque riuscita a far parlare di sé, diventando oggetto di un’inattesa satira social.