Roma, la sospensione del tram 19 lungo via Ottaviano diventa un caso: critiche a Gualtieri su pianificazione

Roma, tram 19
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Il mancato ripristino del passaggio del tram 19 lungo via Ottaviano, annunciato dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri, ha sollevato un acceso dibattito tra amministrazione, opposizione e cittadini. La decisione di sospendere temporaneamente il servizio su quella tratta, in previsione dei lavori della linea C della metropolitana, ha alimentato preoccupazioni e critiche legate alla pianificazione e al potenziamento del trasporto pubblico.

Le critiche e le preoccupazioni degli utenti

Gli utenti del tram 19 lamentano i disagi causati dalla mancata riattivazione temporanea del servizio, aggravati dall’incertezza sulle tempistiche dei lavori. Per molti, la linea tranviaria rappresenta un collegamento essenziale, e l’idea di dover rinunciare a questo servizio, anche solo per un periodo limitato, è motivo di frustrazione.

Azione punta il dito contro Gualtieri

A sollevare critiche su una mancata pianificazione anche il segretario di Azione, Carlo Calenda, e il consigliere regionale del Lazio, Alessio D’Amato. A loro avviso, Gualtieri avrebbe reso incompatibile il passaggio del tram 19 con l’area pedonale di via Ottaviano, sprecando risorse e rallentando il potenziamento del trasporto pubblico. Secondo i due esponenti, la scelta di rendere incompatibile il passaggio del tram con l’area pedonale di via Ottaviano non solo rallenta il potenziamento del trasporto pubblico ma rappresenta uno spreco di risorse. “Il sindaco riveda questa decisione e lavori per garantire una mobilità efficiente e sostenibile, come promesso ai cittadini,” hanno affermato, sottolineando l’importanza di una coesistenza tra pedonalizzazione e linee tranviarie.

La difesa del Partito Democratico

A difendere la scelta dell’amministrazione, il consigliere capitolino del Partito Democratico Giovanni Zannola che ha chiarito che non vi è stata alcuna interruzione definitiva dei progetti tranviari. Anzi, Gualtieri e la sua Giunta hanno ribadito il loro impegno nella realizzazione di nuove linee, tra cui quelle previste su via Barletta, viale Angelico e il collegamento tra Ponte della Musica e l’Auditorium. Zannola ha definito la sospensione temporanea del tram 19 una “valutazione in corso”, necessaria per gestire una problematica complessa senza superficialità e in dialogo con i cittadini.

Roma futura chiede di mettere la parola fine alle polemiche

A smorzare i toni è intervenuto Giovanni Caudo, consigliere di Roma Futura e presidente della Commissione Speciale PNRR, che ha invitato a concentrarsi sui fatti e sull’importanza strategica del sistema tranviario. “I tram rappresentano una trama essenziale del trasporto pubblico in molte città avanzate. Roma deve fare lo stesso,” ha dichiarato, ribadendo che la linea 19 è solo una delle tessere di un mosaico più ampio per migliorare la mobilità nella Capitale. Caudo ha sottolineato l’impegno dell’amministrazione nel portare avanti progetti storici come il tram Palmiro Togliatti e quello tra Termini, Vaticano e Aurelio, lodando la trasparenza e il coinvolgimento della cittadinanza nei processi decisionali.

Pianificazione e coinvolgimento degli utenti

Il caso del tram 19 evidenzia un delicato equilibrio tra sviluppo urbano, potenziamento delle infrastrutture e gestione del consenso pubblico. Mentre l’amministrazione difende l’efficacia della sua pianificazione a lungo termine, le critiche dell’opposizione sollevano interrogativi sulla coerenza e sull’efficienza delle scelte strategiche. La chiave per risolvere le polemiche potrebbe risiedere in una maggiore chiarezza comunicativa e nel coinvolgimento continuo dei cittadini. La realizzazione di infrastrutture moderne e sostenibili richiede non solo progetti ambiziosi, ma anche una gestione che tenga conto delle esigenze quotidiane degli utenti. Il dibattito sul tram 19 e sui progetti tranviari a Roma è emblematico delle sfide che la città affronta nella sua transizione verso una mobilità più moderna e inclusiva. Sebbene i disagi attuali siano motivo di legittima preoccupazione, il successo di queste iniziative dipenderà dalla capacità di amministrazione, opposizione e cittadini di collaborare per trovare soluzioni sostenibili e condivise, mettendo al centro l’interesse collettivo e la visione di una capitale europea efficiente e vivibile.