Roma, la Tangenziale Est riapre, ma i lavori continuano di sera. Gualtieri: ‘I sacrifici pagano’

Tangenziale est con lavori di sera

Con cinque giorni d’anticipo rispetto al cronoprogramma dei lavori, la Tangenziale Est ha riaperto al traffico. E ieri sera il sindaco Gualtieri ha ‘aperto’ la strada, una delle arterie principali della Capitale. Prima, a luglio, si era scusato con i romani per i disagi, ma aveva spiegato che si trattava di un cantiere necessario (e atteso da 25 anni), poi soddisfatto ha pubblicato un video sui suoi canali social perché i ‘sacrifici – ha detto – pagano’.

Giocare d’anticipo non è stata una novità perché era già successo con il viadotto inferiore, in direzione Salaria, che era stato riaperto prima dei tempi. E ora di nuovo le tappe che sono state bruciate e il ritorno alla ‘normalità’. Almeno di giorno. Sì perché i lavori continueranno di sera.

La Tangenziale Est resta chiusa di sera

La Tangenziale Est riapre di giorno e ritorna ad essere chiusa di notte. Tra le 23 e le 6, infatti, la strada sarà chiuse tra la Nomentana e il ponte delle Valli, in entrambe le direzioni. Sempre tra le 23 e le 6, tutte le notti, l’arteria sarà chiusa al traffico anche tra largo Passamonti (San Lorenzo) e viale Castrense (San Giovanni). Nelle stesse ore, spiegano dal Comune, sarà chiuso l’accesso in Tangenziale da via Prenestina.

“Saranno ripristinate le barriere fonoassorbenti lungo i viadotti, per un totale di circa 520 m, e continueranno gli interventi di completamento, come la sostituzione dei guardrail incidentati e delle reti di protezione deformate” – ha detto Gualtieri.

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Gualtieri: ‘Strade più sicure, più funzionali e decorose’

“Terminati in anticipo i lavori sulla parte sopraelevata della Tangenziale est, per un totale di circa 3,2 km. Parliamo di lavori – ha spiegato il Sindaco Gualtieri – attesi da almeno 25 anni e di un investimento di 14 milioni di euro per riqualificare uno snodo fondamentale per la viabilità di Roma”. Per la parte struttura, verranno eseguiti “lavori di riparazione del calcestruzzo ammalorato, la verniciatura protettiva da agenti corrosivi delle strutture in acciaio con materiali innovativi, la sostituzione del sistema di scarico delle acque di piattaforma”.

Riportiamo la soprelevata di Roma a condizioni adeguate – ha commentato l’assessora ai Lavori pubblici Ornella Segnalini -. Chiudiamo questa fase con un po’ di anticipo rispetto al cronoprogramma, grazie all’impegno di Anas e delle imprese. Adesso passiamo alla struttura con le lavorazioni in sospensione utilizzate per la prima volta a Roma. Questa metodologia ci permette di impattare il meno possibile sulla viabilità, velocizzando le operazioni. Ad oggi abbiamo riqualificato il 70% della viabilità principale e stiamo andando avanti con continuità per rendere le nostre strade sempre più sicure. Le città dove ci sono i cantieri sono città vive e curate, la presenza dei lavori è sintomo di benessere. I primi risultati iniziano a essere evidenti – chiude Segnalini -, e anche dopo il Giubileo i romani potranno essere soddisfatti“.

Sulla riapertura della Tangenziale è intervenuto anche Alessandro Malizia di Anas, che ha puntato i riflettori sulla collaborazione di tutti quelli che hanno lavorato ad agosto, con più turni di lavoro. “Le lavorazioni effettuate – ha spiegato- permettono di allungare la vita della sopraelevata, perché l’abbiamo protetta dall’acqua di piattaforma che molte volte veniva smaltita in maniera non corretta“.

Il cantiere finito in tempi record

I lavori hanno riguardato la riqualificazione del manto stradale e di tutte le parti ammalorate del calcestruzzo, ma, come ha dichiarato il Primo Cittadino, anche “la stesa di una impermeabilizzazione speciale, la sostituzione di 60 giunti trasversali di dilatazione e di oltre 70 caditoie che erano sparite sotto gli strati di asfalto dei precedenti lavori”. Senza quel cantiere, probabilmente, ci sarebbe stato un rischio per gli automobilisti con il fenomeno di acquaplaning. Ora, però, la strada è di nuovo aperta ai cittadini con il cantiere finito (in anticipo) che ha restituito un’arteria “più sicura, più funzionale e decorosa”.