Roma-Latina e Cisterna Valmontone: i comitati del Lazio ‘fanno le pulci’ a Giunta Rocca e Astral
In Regione Lazio si torna a parlare dell’autostrada Roma-Latina e della bretella Cisterna-Valmontone visto che il prossimo 28 gennaio l’assessore della Giunta Rocca delegata alla viabilità, Manuela Rinaldi, e l’Amministratore Unico di Astral nonché Commissario straordinario delle due opere, Antonio Mallamo, saranno ascoltati dalla Commissione sesta Lavori Pubblici del Lazio per parlare dello “Stato di avanzamento dei lavori“, così si legge nella nota ufficiale di convocazione.
Alla seduta sono attesi numerosi sindaci (di Latina, Cisterna e Valmontone), presidenti di provincia, i presidenti di Uninustria e della Ance (costruttori), etc. Ma certo tutti gli occhi sono puntati sulle presenze non istituzionali attese alla seduta. A cominciare dai due agguerriti comitati ‘No Corridoio Roma-Latina‘ e ‘No Bretella Cisterna-Valmontone‘ che probabilmente che – c’è da giurarci – ‘faranno le pulci‘ sia ai due progetti che al lavoro svolto fin’ora sia dall’assessore Rinaldi che dall’Amministratore/Commissario Mallamo.
La seduta della Commissione si svolgerà presso la Sala Etruschi della Regione Lazio dalle ore 13,00. Tra l’altro lo stesso giorno, ossia sempre il 28 gennaio, ma dalle ore 14,00, l’Amministratore di Astral Antonio Mallamo sarà audito anche dalla Commissione Trasparenza del Lazio in merito ai lavori stradali pagati con fondi pubblici in programma in vari comuni del Lazio per il 2025, come da noi già spiegato in un precedente articolo.
Roma-Latina e Cisterna Valomontone, i comitati gli ‘fanno le pulci’
Tornando alla Roma-Latina ed alla Cisterna Valmontone, lo stato delle due infrastrutture è presto detto. Di recente proprio in merito all’autostrada Roma-Latina il Governatore Francesco Rocca ha ribadito che il progetto è pronto e ultimato, ma che “mancano – così ha dichiarato alla stampa – i fondi per la sua realizzazione“.
Diverso il discorso per la bretella Cisterna-Valmontone, giunta ad uno stato almeno iniziale di realizzazione, con gli espropri partiti circa tre mesi fa, almeno dal punto di vista burocratico, ma con il cantiere ancora in attesa di un vero avvio.
Tra l’altro, il tracciato della Cisterna Valmontone – secondo quanto denunciato proprio dai comitati ‘No Bretella Cisterna-Valmontone‘ e ‘No Corridoio Roma-Latina‘ – calpesterebbe (nel senso letterale del termine) i terreni su cui ha avuto luogo la famosa strage di Pratolungo, un luogo simbolo della lotta partigiana e della resistenza non solo dei Castelli Romani, ma di tutta Italia.
L’operato di Giunta Rocca e Astral sotto osservazione
Ovviamente a ‘fare le pulci‘ ai due progetti vi saranno anche i membri della Commissione sesta ‘Lavori Pubblici‘ del Lazio. Una Commissione presieduta da Cosmo Mitrano (Forza Italia), vicepresidenti Michela califano (Pd) e Micol Grasselli (FdI), componenti Giuseppe Cangemi (Forza Italia), Flavio Cera (FdI), Roberta della Casa (ex grillina contraria alle due opere, ora passata a Forza Italia), Daniele Maura (FdI), Luciano Nobili (Italia Viva), Vittorio Sambucci (FdI) e Massimiliano Valeriani (PD).
L’autostrada Roma-Latina senza finanziamenti
In particolare, la Roma-Latina è una arteria fondamentale per collegare la Capitale con il sud del Lazio. È da anni oggetto di discussioni, rinvii e polemiche. Si tratta di un progetto che prevede un nuovo tracciato autostradale per decongestionare il traffico sulla Pontina, una delle strade più pericolose d’Italia. Tuttavia, i comitati denunciano una mancanza di chiarezza sui costi, sulle tempistiche e sull’impatto ambientale dell’opera. Secondo i cittadini, le informazioni disponibili sono frammentarie e non permettono di valutare appieno la sostenibilità del progetto.
La Cisterna Valomontone ‘calpesta’ l’area dei “Martiri di Pratolungo”
Anche la bretella Cisterna–Valmontone, pensata per collegare l’area industriale di Cisterna di Latina con l’autostrada A1, suscita preoccupazioni. Questo intervento è considerato dalla regione strategico per il miglioramento della logistica e per il rilancio economico della zona, ma i detrattori sottolineano criticità legate all’impatto sul territorio e alla possibile speculazione edilizia. I comitati richiedono studi più approfonditi e un maggiore coinvolgimento delle comunità locali nella pianificazione.
Opere economicamente sostenibili? Vi sono alternative?
Le critiche si concentrano anche sulle modalità di finanziamento delle opere. Entrambi i progetti richiedono ingenti investimenti, e non mancano dubbi sulla sostenibilità economica e sull’effettiva priorità di tali interventi rispetto ad altre emergenze infrastrutturali della regione. I comitati chiedono che vengano valutate alternative più economiche e sostenibili, come il potenziamento della rete ferroviaria o il miglioramento delle strade già esistenti.