Roma, latinos in azione: peruviana incinta occupa una casa facendo esplodere la porta, i cittadini: “Siamo stanchi”

Roma, peruviana incinta occupa una casa facendo esplodere la porta

Una domenica che i residenti di viale Ciamarra 30, nella zona di Cinecittà Est, non dimenticheranno facilmente. Una donna di nazionalità peruviana, incinta di nove mesi ha occupato abusivamente un appartamento di proprietà dell’Enasarco sfondando la porta con un piccolo esplosivo. L’azione ha causato il danneggiamento di un termosifone, con conseguente allagamento degli appartamenti sottostanti e di diversi negozi.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, che hanno interrotto l’erogazione dell’acqua per limitare i danni, ma non hanno potuto fare altro: non sono stati rilevati problemi strutturali. La donna, barricata dentro l’appartamento, rifiuta di andarsene nonostante l’assenza di elettricità, gas e riscaldamento.

Incinta occupa la casa con l’esplosivo: i residenti esasperati presidiano il condominio

Non è solo un problema di ordine pubblico: l’occupazione ha generato il malcontento dei residenti, già esasperati da precedenti episodi simili. In risposta, i condomini hanno organizzato un presidio per impedire che eventuali complici della donna riparino la porta o ripristinino la corrente elettrica, completando così l’occupazione.

Di notte, dal marciapiede, alcune persone le lanciano cibo e power bank per consentire alla donna di ricaricare il cellulare, con cui riceve indicazioni su come comportarsi. Intanto i vicini, stufi della situazione, tengono sotto controllo non solo l’ingresso principale, ma anche i terrazzi e il piano terra.

“Non farò la fila”: la donna rifiuta l’aiuto dei servizi sociali

Sul posto sono intervenuti anche i servizi sociali, ma ogni proposta di trasferimento in un luogo sicuro è stata categoricamente rifiutata. La donna sostiene di aver pagato per ottenere quell’alloggio e di non voler aspettare nelle graduatorie, che considera inutili. “Non farò la fila” avrebbe dichiarato, una frase che ha infiammato ulteriormente gli animi nel comprensorio.

De Simone (FDI): Siamo stati minacciati dalla donna

“Ieri come consigliere municipale del VII municipio mi sono recata presso la casa occupata di Viale Ciamarra per cercare di capire come poter aiutare la donna incinta di sette mesi e ho potuto riscontrare con i miei occhi la situazione di assurdità che si sta vivendo dove l’illegalità la fa da padrona – commenta Cristina De Simone, consigliere del VII Municipio in quota Fratelli d’Italia – La signora benché le sia stato offerto in tutte i modi un aiuto, proponendole anche un alloggio temporaneo visto il suo stato interessante, non vuole assolutamente sgomberare l’appartamento e cosa più assurda pretende di avere diritto di stare lì perché ha pagato. Ma pagato chi? I signori del racket? Ha addirittura minacciato di chiamare lei la polizia perché la si voleva indurre ad allontanarsi dall’appartamento e perché si occupa una casa che è sua. Siamo davvero al paradosso. Non si può tollerare in alcun modo che l’illegalità e la forza siano il leit motive con cui viene gestito il problema abitativo in questa citta. I cittadini, che rispettano la legge, non possono vedere schiacciate tutte le leggi ed essere costretti a difendersi da soli”.