Roma, latinos violenti: minacce di morte e spari per un appartamento: “La casa è nostra”
La lotta per un appartamento a Roma si è trasformata in una notte di paura e minacce: due latinos sono stati denunciati dalla Polizia di Stato dopo aver minacciato di morte gli attuali occupanti per prenderne possesso. La tensione è esplosa quando, domenica notte, il gruppo aggressore ha deciso di passare all’azione, sparando alcuni colpi in aria.
Le indagini del commissariato Romanina hanno ricostruito una serie di episodi di tensione culminati nella notte di domenica. Quella sera, la situazione è degenerata: il gruppo aggressore ha esploso tre colpi in aria per intimidire gli inquilini e costringerli a lasciare l’abitazione. Un chiaro avvertimento che non è passato inosservato e ha richiesto l’intervento immediato delle forze dell’ordine.
Minacce e colpi in aria: la Polizia denuncia due latinos a Roma
Grazie alla collaborazione delle vittime, gli agenti hanno identificato tre sospetti, già noti per precedenti minacce e aggressioni verbali. Martedì mattina, la Polizia ha individuato e perquisito due dei tre indiziati in via della Magliana. La perquisizione ha portato alla scoperta di una pistola modello revolver a salve, un pugnale artigianale e un coltello da cucina, confermando così i sospetti degli investigatori.
Alla fine delle operazioni, i due uomini sono stati denunciati per minaccia aggravata in concorso e porto di oggetti atti a offendere. Per uno dei due, un 31enne trovato in possesso della pistola, è scattata anche l’accusa di porto abusivo di armi.
Un contesto di tensioni crescenti
Questo episodio si inserisce in un quadro più ampio di tensioni nella zona della Romanina, dove lo scorso 22 ottobre è scattato lo sgombero di 90 latinos dall’ex Hotel Petra, occupato da meno di una settimana. Gli occupanti, provenienti in parte dall’ex hotel Cinecittà, sgomberato il 24 settembre, hanno costretto le autorità a un intervento massiccio per liberare l’immobile. Le operazioni, svoltesi all’alba, hanno coinvolto una task force di polizia, carabinieri e assistenti sociali.
La questione dell’emergenza abitativa e degli immobili abbandonati sta creando un terreno fertile per occupazioni che aumentano le tensioni con le comunità locali, evidenziando la necessità di misure preventive più efficaci per tutelare sia i residenti sia le strutture.