Roma, l’ennesimo Centro Sportivo pubblico torna al Campidoglio: su Onorato l’onere di un riavvio rapido e ‘super partes’

Roma, sullo sfondo il Centro Sportivo pubblico di Primavalle, in primo piano l'assessore allo Sport Alessandro Onorato, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e la sua predecessora, Virginia Raggi

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Torna al Comune di Roma, nella disponibilità del Campidoglio, il grande Centro Sportivo pubblico di via Cardinal Capranica n. 41, nel cuore del quartiere Primavalle, a due passi dal locale mercato rionale e dall’ospedale Cristo Re. Una struttura che il Comune aveva affidato nel 2012 a un’associazione temporanea di imprese. La concessione era stata revocata per insolvenza nel 2019 durante la Giunta guidata dall’allora ex sindaca M5S Virginia Raggi. In questi giorni, il Tar del Lazio ha sostanzialmente respinto il ricorso dell’associazione che gestiva l’impianto.

L’ennesimo Centro Sportivo di Roma torna nelle mani del Campidoglio

Ovviamente, salvo un eventuale ricorso al Consiglio di Stato, secondo e ultimo grado della Giustizia amministrativa, la struttura tornerà definitivamente nelle mani del Campidoglio entro pochi giorni. Proprio sul Comune di Roma, in particolare sul sindaco Roberto Gualtieri e ancor di più sul suo assessore allo sport Alessandro Onorato, ricadrà l’onere quindi di un riavvio del Centro Sportivo che sia quanto più possibile rapido ed efficiente, ma soprattutto ‘super partes‘. Di recente, difatti, abbiamo visto bandi relativi a centri Sportivi pubblici capitolini che ci hanno lasciato letteralmente di sasso.

A Roma tanti-troppi bandi poco veloci e poco super partes?

Con Centri Sportivi pubblici affidati per decenni a nuovi concessionari praticamente a costo zero, come nel caso del Centro Sportivo Azzurra. Oppure in corso di affidamento, nonostante le tante ‘irregolarità’ mai sanate dal Comune, come nel caso del centro sportivo pubblico di Colli Aniene. Tra i tanti, segnaliamo anche il caso recentissimo del Centro Sportivo pubblico affidato in Project Financing con mini-sanatoria inclusa al Nomentano. Infine, ricordiamo anche il caso del Centro Sportivo di Tor Sapienza, con 10 milioni di debiti appena caduti sul ‘groppone’ di Roma e soprattutto dei romani.

Nel caso di Primavalle, sarà necessario quindi, lo ripetiamo, un nuovo bando pubblico veloce e super partes – che non guardi alle ‘amiciziepolitiche o agli eventuali ritorni di visibilità – in modo da affidare l’impianto a concessionari che garantiscano solo due finalità: gestione efficace e legale.

Gualtieri e Onorato, una solo poltrona (da sindaco cdi Roma) per due?

Certo, a proposito di amicizie e di visibilità, che il riavvio del Centro Sportivo di Primavalle si inserisce in un contesto politico a dir poco bollente. Proprio mentre il sindaco Roberto Gualtieri sta cercando di ricompattare la maggioranza che lo ha portato al Campidoglio in vista di un bis, per le prossime elezioni amministrative capitoline in programma per la primavera 2027. Prova ne è la grande ‘chiamata politica’ che ha avuto luogo ieri, domenica 30 marzo, al Cinema Aquila. L’attuale primo cittadino ha chiamato a raccolta davvero tutto il mondo politico progressista che va dal Pd fino all’M5S, passando per l’Alleanza Verdi e Sinistra, i filo-comunisti del Polo Progressista, etc.

Onorato buca la kermesse pro Gualtieri bis

Grande assente alla kermesse elettorale pro Gualtieri bis, proprio il suo assessore allo Sport, Alessandro Onorato. Onorato, secondo rumors interni al Campidoglio, avrebbe difatti velleità da candidato sindaco. Vorrebbe, in soldoni, fare le scarpe a Gualtieri. Forse è per questo che sta dando corso ad una grossa campagna di visibilità social e mediatica, del tutto personale e personalistica, che assomiglia molto da vicino ad una vera e propria campagna elettorale permanente. Prova ne sarebbe lo show mediatico messo in piedi di recente insieme al cantante Achille Lauro.

I due – Lauro e Onorato – hanno dato corso a un duetto sulle scale di Trinità dei Monti, davanti ad un bellissimo pianoforte bianco, inneggiando proprio l’ultima canzone sanremese di Lauro. I ben informati sostengono che Onorato comparirà anche nel video della canzone che verrà pubblicato a fine aprile, video che si preannuncia da decine di milioni di visualizzazioni youtube, con tanto di riprese al Foro Italico. Una pubblicità pazzesca per l’assessore, sempre più “in vista” con l’avvicinarsi delle elezioni del 2027.

Degna di nota è anche la campagna social di Onorato, davvero molto ampia, con tanto di video virali, legata ai nuovi percorsi turistici di periferia avviati dallo stesso Onorato, con l’aiuto di un influencer.

Il caso Ostiamare, anziché ‘nascondersi’, l’assessore fa il pieno di visibilità?

In ultimo, certo, segnaliamo anche il caso dell’Ostiamare. Durante l’odissea vissuta dall’ex presidente, di fatto costretto a mollare una società di cui era letteralmente innamorato, l’assessore non sembrava così tifoso dei biancoviola come si è riscoperto in questi giorni. Ora che è arrivato il nuovo patron Daniele De Rossi l’assessore ha rispolverato il suo amore per la squadra, che – guarda caso – insieme al campione del mondo porta pure un bel pieno di visibilità.

Centrosinistra pronto a affossare Gualtieri per Onorato?

Ovviamente, la candidatura a sindaco dell’attuale assessore Onorato sarà possibile nella misura in cui la coalizione di centrosinistra sarà disponibile ad accettare e sostenere le sue velleità. E, contestualmente, a defenestrare l’attuale primo cittadino Roberto Gualtieri. Ma oltre alla corsa alla poltrona di sindaco, a Roma ci sono anche problemi reali. A cominciare proprio da quelli relativi ai tanti Centri Sportivi pubblici in attesa di tornare in funzione.

Il Tribunale: “Concessione già scaduta, ricorso irricevibile”

Tornando all’impianto sportivo di Primavalle-Boccea, il Tar ha rigettato il ricorso dei concessionari evidenziando che, a prescindere dalla contestata ingiunzione di pagamento, la concessione dell’impianto era già scaduta nel 2018, senza possibilità di proroga tacita. Pertanto, la decadenza sancita dal Comune, pur con eventuali irregolarità procedurali, non avrebbe comunque consentito a Tanas di mantenere la gestione della struttura.

La sentenza sottolinea inoltre come Roma Capitale avesse già notificato un atto di diffida al rilascio dell’impianto nel 2019, rafforzando la tesi secondo cui il titolo concessorio non fosse più valido da anni. La decisione del TAR si allinea a un orientamento giurisprudenziale consolidato, ribadendo che la qualificazione giuridica di un atto deve basarsi sul suo contenuto sostanziale, e non su eventuali imprecisioni terminologiche adottate dall’amministrazione comunale.

La questione del debito e il futuro dell’impianto

Al centro della disputa vi era anche un debito di oltre 56.000 euro che Tanas avrebbe dovuto saldare al Comune per il mancato pagamento del canone e delle somme arretrate. Secondo l’amministrazione capitolina, la morosità giustificava ulteriormente la revoca della concessione, indipendentemente dalla sua naturale scadenza.

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