Roma, lo storico Golden Circus senza fondi: “Stop imposto da Governo Draghi e Ministro Franceschini”

Roma, lo storico Festival Internazionale Golden Circus Orfei, uno dei simboli del circo romano e più in generale italiano, si trova in una situazione difficile. La società Golden Production a.r.l., che organizza il celebre Festival, si è vista negare i fondi statali destinati alle imprese circensi competitive. La decisione del Ministero della Cultura del 2021 è stata ora confermata da una sentenza del Tar del Lazio e riguarda in particolare i finanziamenti del Fondo Unico dello Spettacolo (FUS) concessi nel 2021, ma relativi al triennio successivo.
Roma, stop ai fondi per lo storico circo nato a Roma nel 1984
Parliamo, prima di tutto, di un Festival davvero storico – così si legge nella stessa sentenza – nato nel 1984 a Roma e guidato dai direttori artistici Liana Orfei e Paolo Pristipino. Il niet proviene niente meno che dal Ministero della Cultura, che tra giugno e luglio 2021 ha negato i fondi allo storico circo romano. I giudici hanno riconosciuto la più ampia discrezionalità soggettiva (non oggettiva, ndr) della Commissione ministeriale, indipendentemente dalle ragioni dello storico circo romano.

Stop ai fondi: il contesto politico e quelle valutazioni ‘soggettive’ sul circo di Roma
“I parametri valutativi citati in ricorso – spiegano i giudici – hanno un’indubbia natura soggettiva e non oggettiva (come invece sostiene la società ricorrente). In quanto attengono a fenomeni/indicatori di carattere prettamente qualitativo su cui la Commissione è tenuta a formulare un apprezzamento rigorosamente tecnico-discrezionale. Le censure proposte con il ricorso – continuano i giudici del Tar – si traducono, di fatto, in un’inammissibile sostituzione della valutazione, del tutto personale e soggettiva, al giudizio discrezionale della Commissione. I cui esiti restano tuttavia insindacabili in sede giurisdizionale in assenza della deduzione di macroscopici vizi di legittimità“.
In quel periodo storico, il governo italiano era guidato da Mario Draghi, Ministero della Cultura sotto la direzione di Dario Franceschini (PD). C’era in piedi il Governo di unità nazionale che includeva oltre al Pd, anche la Lega, non a caso la sottosegretaria del Ministro Franceschini era Lucia Borgonzoni (Lega). Un Governo sostenuto anche dall’M5S: e alla guida della città di Roma c’era proprio l’ex sindaca M5S Virginia Raggi. La politica culturale dell’esecutivo puntava – così si legge tra le carte giudiziarie- a una distribuzione più selettiva dei fondi, favorendo realtà ritenute maggiormente meritevoli sulla base di nuovi criteri qualitativi e gestionali.
Il ricorso del circo di Roma e la decisione del Tar del Lazio
La Golden Production aveva presentato ricorso contro i decreti ministeriali del giugno e luglio 2021, che stabilivano l’elenco dei beneficiari dei contributi pubblici per il settore circense. La società sosteneva di essere stata ingiustamente esclusa nonostante la sua lunga storia e il riconoscimento ottenuto in passato.
Del resto Liana Orfei non ha bisogno di presentazioni. Classe 1937 è un’attrice e circense italiana, cugina di Moira Orfei e nipote di Ambra Orfei. Appartiene alla dinastia circense degli Orfei. Attiva nel cinema fra gli anni cinquanta e gli anni settanta, è stata interprete di una quarantina di film, il più famoso è ‘I clowns’, film documentario del 1970 diretto da Federico Fellini.

L’Impatto della Sentenza
La decisione del Tar rappresenta un duro colpo per il Festival Golden Circus Orfei. Il circo, ovviamente, ha facoltà di presentare ricorso al Consiglio di Stato, secondo e ultimo grado della giustizia amministrativa, contro questa sentenza.
Il settore circense, già provato da anni di crisi e cambiamenti nelle politiche culturali, si trova di fronte a una sfida cruciale per la sua sopravvivenza nel panorama dello spettacolo dal vivo in Italia. Il ruolo delle amministrazioni locali e nazionali, e in particolare del Comune di Roma e del Ministero della Cultura, sarà decisivo nel determinare il futuro del circo nella Capitale. Del resto, sarebbe davvero un peccato perdere questo storico circo, per Roma, ma non solo.
