Roma, Lungotevere della Vittoria, polemiche social sui lavori pubblici: “Approssimativi”

Roma lavori Lungotevere della Vittoria

I recenti lavori di manutenzione al Lungotevere della Vittoria a Roma hanno generato un acceso dibattito, con critiche che si moltiplicano sui social media. Le lastre di travertino appena sostituite sono già danneggiate o sollevate, evidenziando problemi nella qualità dei materiali e nell’esecuzione. La situazione è stata denunciata dalla pagina Facebook Roma fa schifo, che ha condiviso immagini della pavimentazione compromessa, stimolando decine di reazioni da parte dei cittadini.

Lungotevere della Vittoria, la voce dei cittadini: critiche su appalti, lavori e controlli

Molti commenti segnalano un problema sistemico nella gestione degli appalti pubblici, sottolineando la pratica del massimo ribasso. Un utente denuncia: “Non sono lavori approssimativi, ma il risultato di appalti al ribasso. Per risparmiare, si usano materiali e manodopera di scarsa qualità”.

Un’altra persona aggiunge: “Alla fine, c’è sempre qualcuno che firma un certificato di regolare esecuzione dei lavori. Anche questi controlli sono una farsa”. Altri, invece, spostano il focus sul progetto iniziale, sostenendo che “le lastre sembrano appoggiate direttamente sul terreno, senza alcun fondo. È evidente un errore di progettazione”.

Alcuni commenti criticano la gestione politica dei lavori pubblici: “Sono solo interventi provvisori fatti in fretta per mostrare che qualcosa è stato fatto. Tra un anno tutto sarà da rifare”, accusa un cittadino. Un altro suggerisce: “A Roma manca completamente un sistema di controllo post-lavori. Se si pagasse una parte dei lavori e dilazionare il resto in tre anni, le ditte lavorerebbero meglio”.

Un problema diffuso nella Capitale

Il caso del Lungotevere della Vittoria non è isolato. Diversi utenti segnalano situazioni simili in altri punti della città. “Vediamo gli stessi problemi con l’asfalto e i tombini su via Portuense. È tutto un continuo rifare”, scrive un residente. Un altro osserva che “le lastre utilizzate sembrano sottili e fragili. Quelle precedenti erano almeno il doppio più spesse”, evidenziando il rischio di ulteriori danni a breve termine.

Le polemiche sui social evidenziano una richiesta chiara da parte dei cittadini: maggiore trasparenza, controlli rigorosi e la fine della pratica del massimo ribasso. Solo così si potrà garantire una manutenzione urbana degna della Capitale, evitando sprechi e interventi mal progettati.