Roma, massacra di botte l’ex compagna e l’attuale marito: picchiati davanti ai figli

Violenza

Era tutto concordato: sarebbe dovuta andare a casa del suo ex compagno per prendere i suoi figli, di 9 e 12 anni. E così ha fatto: ieri mattina, intorno alle 9, Susanna si è presentata sotto casa dell’uomo, in zona Piazza Bologna, a Roma. Ma è lì che il suo ex ha pensato bene di aggredirla, di picchiarla e di farla finire in ospedale.

Ancora una donna vittima di un uomo, ancora una donna pestata di botte. E’ bastata una richiesta, semplicissima, a scatenare la furia dell’ex compagno: Susanna e il suo attuale marito dovevano partire per la Spagna. Era tutto pronto, i biglietti per il volo per i due bambini avuti dall’ex relazione e quello del 14enne, figlio dell’attuale marito, c’erano. A ‘mancare’ la carta d’identità della bambina, che non si trovava. Così Susanna ha chiesto all’ex compagno di andare insieme in circoscrizione per fare un nuovo documento. Una banale richiesta, che ha scatenato la violenza cieca.

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Donna picchiata dall’ex a Piazza Bologna

“Ieri mattina sono andata sotto casa del mio ex per prendere i bambini, era tutto concordato. Lui mi dice di aver smarrito i documenti della bambina, che la piccola non può più partire con noi. E allora io gli ho chiesto di accompagnarmi in circoscrizione l’indomani per chiedere una nuova carta d’identità urgente, perché servono le firme di entrambi i genitori” – ha spiegato alla nostra redazione Susanna. Ma è lì, a quel punto, che l‘uomo ha reagito con violenza.

“Mi ha detto di no, che non erano affari suoi”, poi sono partiti gli insulti. E via con le botte. “Mi ha strappato gli occhiali dal viso, me li ha rotti tra le mani”. A quel punto è intervenuto il marito di Susanna, che ha cercato di far smettere l’uomo.

Non ci è riuscito: l‘ex si è scagliato anche contro di lui, con calci e pugni. Poi, il pugno sul naso a Susanna. Lei che cade a terra, davanti ai suoi bambini che hanno assistito spaventati a quella terribile scena. Il loro papà che insulta la mamma, la picchia. Poi, la corsa in ospedale.

Non è la prima volta che accade

Susanna è stata portata in ospedale, se la caverà con una prognosi di 30 giorni. Dieci, invece, i giorni di prognosi per il marito, che è stato picchiato con calci e pugni nel tentativo di aiutarla. Entrambi hanno sporto denuncia ai Carabinieri di Talenti. “Purtroppo non è la prima volta che accade – ci ha spiegato Susanna – non ho mai denunciato per paura, per proteggere me e i miei bambini” – ha detto.

All’indomani di quel terribile episodio, lei è dolorante, i bambini ancora spaventati. Restano la paura e forse quel senso di colpa di non aver fatto qualcosa prima, di non aver chiesto aiuto.

Susanna non è certo la prima, purtroppo non sarà l’unica: spesso c’è chi non si sente tutelata, chi teme di non essere creduta. E forse bisogna fare davvero qualcosa in più per proteggere le donne, farle sentire al sicuro. Loro che hanno avuto l’unica colpa di innamorarsi di un uomo, che prima dice di amarle. E che poi finisce addirittura per ucciderle. Come nell’ultimo femminicidio avvenuto a Roma pochi giorni fa: Manuela Petrangeli è stata uccisa dall’ex compagno Gianluca Molinaro, papà del suo bambino di 9 anni. L’uomo si è affiancato alla sua auto, ha aperto il fuoco e a distanza ravvicinata l’ha colpita dritta al cuore.