Roma, maxi rissa tra bande a colpi di bottiglie: colpite anche le auto (FOTO)
Una maxi rissa a colpi di bottiglia, poi la fuga prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. E, a terra, solo i cocci delle bottiglie a testimoniare quello che è accaduto. Oltre al finestrino rotto di un’auto, spaccato durante la faida tra due bande di stranieri. È stato un pomeriggio di follia, quello di ieri, lunedì 19 novembre, a Roma, in zona Boccea.
La fuga dopo la rissa
Tutto è iniziato pochi minuti prima delle 18:30 nei pressi di largo Boccea. A scontrarsi una decina di persone, tutte di origine straniere, da quanto riportano alcuni testimoni. I contendenti si sono prima affrontati a parole, poi sono rapidamente passati ai fatti. Spintoni, calci, pugni e, soprattutto, bottigliate.
Ma più di qualcuno, allarmato e impaurito da quanto stava accadendo, ha chiamato il NUE 122 e sul posto sono arrivate diverse volanti, più la pattuglia del commissariato Aurelio. Purtroppo, quando gli agenti sono giunti a largo Boccea, non hanno trovato più nessuno. Tutti quelli che avevano partecipato alla rissa, infatti, erano scomparsi. Ma non prima di aver colpito con una bottiglia il finestrino di un’auto parcheggiata, mandandolo in frantumi. E a terra altre bottiglie rotte, a testimoniare la furiosa battaglia avvenuta poco prima.
Pomeriggio di terrore
Proprio durante i momenti in cui era in atto la rissa venivano lanciati alcuni petardi: la concomitanza delle due cose ha generato il terrore negli abitanti del quartiere. E mentre le bande di ragazzi si inseguivano a piedi tra le vie del quartiere, le esplosioni, probabilmente causate da petardi, hanno amplificato il caos. Dai balconi, gli abitanti hanno osservato una scena da film d’azione: malviventi in fuga e le volanti della Polizia che cercavano di riportare l’ordine. In tutto, sono intervenute quattro pattuglie per sedare gli animi e ripristinare la calma.
Giannini: “Basta zone franche”
A denunciare con forza la situazione è Daniele Giannini, ex presidente del Municipio Aurelio-Boccea e dirigente regionale della Lega, che definisce inaccettabile questa escalation di violenza.
“Non possiamo accettare che interi quartieri di Roma siano ostaggio di bande di giovani delinquenti che spacciano, minacciano e rendono queste zone pericolose, soprattutto per le donne e le ragazze, che ormai hanno paura di uscire al tramonto”. Giannini sottolinea come Boccea sia diventata il simbolo di un degrado che rischia di compromettere la qualità della vita dei cittadini: “Non possiamo permettere che Roma continui a essere teatro di episodi simili. Serve un intervento deciso e un aumento della presenza delle forze dell’ordine”.
Un quartiere in cerca di sicurezza
Secondo Giannini, è necessario adottare misure straordinarie per il controllo del territorio, perché episodi come questi non si trasformino in una triste routine: “Ringraziamo le forze dell’ordine per il loro impegno, ma è chiaro che con le risorse attuali non basta. Boccea merita di tornare a essere un luogo sicuro e non un cimitero di bottiglie rotte”.
Il dirigente regionale promette di continuare a tenere alta l’attenzione su queste dinamiche, sensibilizzando l’opinione pubblica e sollecitando le autorità competenti. “Non ci fermeremo finché Boccea non tornerà a essere un quartiere vivibile per tutti”.