Roma, medicina estetica abusiva su strada: fermati con tre valigie di farmaci scaduti

Bloccati in auto con tre valigie piene di medicinali, anche scaduti, e fiale per trattamenti estetici non autorizzati. È finita così, in via Livorno, per due cittadini colombiani – un uomo e una donna, entrambi 35enni – già noti alle forze dell’ordine per una serie di gravi reati collegati alla medicina estetica abusiva. A fermarli sono stati i Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Bologna, durante uno dei consueti controlli del territorio nel quartiere Nomentano.
Non è stato un blitz mirato, ma un semplice pattugliamento. L’auto su cui viaggiava la coppia è apparsa subito sospetta ai militari, che hanno notato il comportamento agitato dei due. Nervosi, guardavano in continuazione attorno, quasi temessero un controllo. E infatti il controllo è scattato.


Tre valigie piene di flaconi, fiale e farmaci non autorizzati
Una volta perquisito il veicolo, intestato all’uomo, i Carabinieri hanno trovato tre grosse valigie. Il contenuto ha lasciato poco spazio ai dubbi: farmaci scaduti, flaconi, fiale, e materiali usati per trattamenti di medicina estetica. Non solo prodotti imperfetti, ma anche medicinali importati illegalmente, senza alcuna autorizzazione da parte delle autorità sanitarie italiane.
Le indagini hanno subito puntato verso un’attività illecita di medicina estetica condotta dalla donna, che si spacciava per professionista del settore. Si ipotizza che i trattamenti venissero eseguiti in abitazioni private o in studi improvvisati, senza alcuna garanzia di sicurezza per i clienti.
Medicina estetica: denunciati per esercizio abusivo della professione e ricettazione
I reati contestati ai due sono pesanti: esercizio abusivo della professione, ricettazione, detenzione di medicinali imperfetti e possesso di farmaci importati senza autorizzazione. Un pacchetto di accuse che potrebbe costare caro alla coppia, che ora dovrà rispondere davanti alla magistratura.
Nel frattempo, tutto il materiale trovato è stato sequestrato. Le indagini continuano per capire da quanto tempo l’attività andasse avanti e se ci siano complici o clienti disposti a testimoniare. Di certo, quanto scoperto dai Carabinieri riapre un tema delicatissimo: il rischio crescente dei trattamenti estetici fai-da-te, eseguiti da mani inesperte e con prodotti potenzialmente pericolosi.