Roma, migliora alla Magliana la qualità dell’aria: la Regione: “Campidoglio poco attento al degrado”
Roma, l’Arpa Lazio ha reso pubblici i nuovi dati relativi all’analisi della qualità dell’aria in seguito dell’incendio scoppiato lo scorso giovedì 20 giugno sul tratto della sponda del Tevere in gestione alla Regione Lazio, compreso tra via Asciano e il viadotto “Ponte della Magliana”. I risultati del monitoraggio sono buoni. A tutela della salute pubblica, il sindaco Gualtieri ha comunque disposto alcuni divieti attraverso una ordinanza.
Roma, alla Magliana l’aria migliora
Il campionatore ad alto volume, strumento utilizzato da Arpa per raccogliere dati, è stato installato per verificare la presenza in aria di sostanze inquinanti, idrocarburi policiclici aromatici, PCB e diossine, a poca distanza dall’area interessata dall’incendio. I campioni dal 20 al 21 giugno e dal 21 al 22 giugno hanno registrato valori in decisiva discesa.
Gli prescrizioni del Campidoglio
In ogni caso, il comune ha disposto: l’interdizione e il divieto di transito e stazionamento per garantire la salvaguardia dell’incolumità delle persone. La rimozione, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti per evitare la reiterazione dei roghi. Il successivo campionamento e analisi dello strato superficiale del terreno.
Il provvedimento prevede nel raggio di un chilometro dal fulcro dell’incendio il divieto di consumo e vendita degli alimenti di origine vegetale e animale, il divieto di pascolo e di utilizzo dei foraggi e cereali destinati agli animali, raccolti nell’area individuata. Inoltre all’esterno di quest’area, fino al raggio di due chilometri dal fulcro dell’incendio, si raccomanda di consumare gli alimenti di origine vegetale, previo accurato lavaggio.
La Regione, l’assessore Ghera: “Campidoglio poco attento al degrado”
“Via Asciano – controbatte Fabrizio Ghera, assessore alla Mobilità, ai Trasporti, alla Tutela del territorio, al Ciclo dei rifiuti, al Demanio e al Patrimonio del Lazio – è da anni soggetta all’occupazione abusiva di aree demaniali fluviali da parte di persone senza una fisa dimora. Questo comporta la realizzazione di insediamenti costruiti utilizzando materiali di recupero e rifiuti, e con l’ulteriore accumulo di immondizia generano problemi di ordine pubblico, igiene e tutela ambientale.
Già da qualche anno gli uffici regionali avevano segnalato la situazione a Roma Capitale e al Municipio XI, corredando le segnalazioni con foto e resoconti, invitandoli a intervenire. La Regione Lazio si occuperà della pulizia dell’area golenale sul Fiume Tevere compresa tra via Asciano e il viadotto Ponte della Magliana. Ma la Legge Regionale 53 del 1998, prevede che l’Ente regionale si occupi della difesa del suo e degli abitati dalle inondazioni e non delle problematiche relative all’abusivismo edilizio, al decoro urbano, alla gestione dei rifiuti e altri aspetti igienico sanitari.
Come definito ieri durante il Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal Prefetto di Roma, Lamberto Giannini, la Regione Lazio resta a disposizione per collaborare con le forze dell’ordine e gli incaricati del Comune di Roma per restituire decoro all’area di via Asciano”», ha concluso l’assessore Fabrizio Ghera.”