Roma, morto Giorgio Antonini, lo stuntman figlio di Artemio: ‘Un grande uomo’
Ha combattuto contro una brutta malattia, ma non ce l’ha fatta a sconfiggerla. Quel male lo ha portato via lasciando un enorme dolore e un vuoto difficile da colmare. Perché quando Giorgio Antonini arrivava, tutto si fermava: era un grande professionista, un noto stunt figlio d’arte. Lui che aveva sempre respirato il cinema in casa e si era appassionato a quel mondo, facendone parte. Lui che ora tutti ricordano come un gigante, un uomo buono e un atleta esemplare.
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Morto lo stuntman Giorgio Antonini
Giorgio Antonini era figlio d’arte: suo papà Artemio era stato un grande attore e caratterista negli anni ’70. E forse proprio grazie a lui si era appassionato al cinema e aveva deciso di intraprendere la carriera di stuntman, diventando nel tempo un grande professionista, un punto di riferimento per molti. E che era così lo dimostrano i tantissimi post sui social perché ora è il momento del dolore e dei ricordi: Giorgio Antonini, 59 anni, è morto, dopo aver combattuto con tutte le sue forze contro una brutta malattia.
“Era un grande stunt coordinator, un uomo buono. Ci avevo fatto un paio di film tanti anni fa, non l’avevo più incontrato. Me lo ricordo come un atleta spettacolare, un ragazzo di sani principi. Non sapevo più niente di lui, se non il fatto vedevo spesso il suo nome nei titoli di coda di film americani di alto budget” – ha scritto Stefano. Giorgio, infatti, aveva lavorato al fianco di attori e registi internazionali: tutti lo conoscevano. E tutti lo stimavano.
Il ricordo degli amici e i funerali
Giorgio Antonini, affermato nel cinema, era anche un grande appassionato di sport ed era maestro di arti marziali e armi antiche. In passato, poi, aveva lavorato al Goa, nota discoteca di Roma dove gestiva la sicurezza. “Poi le tante richieste del mondo del cinema lo avevano portato a mollare il lavoro di notte” – racconta sui social il cugino Giancarlo.
“Non ho parole, posso solo esprimere il mio affetto e la gratitudine per avere creduto in me e avermi fatto lavorare in film prestigiosi – ha scritto Riccardo. E le bacheche social sono inondate di affetto e di messaggi perché tutti ricordano lo stuntman come un grande professionista, un uomo speciale, un maestro di vita, un compagno di avventure. Sapeva come consigliare, come aiutare i più giovani, aveva sempre una parola di conforto. “Giorgio è la persona che devo ringraziare di più, lui è quello che mi ha insegnato più di tutti. Lui è l’esempio che seguo, è la persona a cui ho fatto due promesse e che continuerò sempre a mantenere” – ha scritto Danilo, ancora incredulo che il suo ‘supereroe preferito’ non ci sia più.
I funerali si terranno domani, martedì 3 settembre, alle 11, nella Chiesa San Francesco di Sales, che si trova in via Portuense 524. In tanti saranno lì per l’ultimo saluto.