Roma, morto l’impiegato Atac precipitato mentre lavorava: Maurizio aveva 50 anni
Aveva finito il suo turno di notte, quando all’improvviso la tragedia. Maurizio (questo il suo nome di battesimo) intorno alle 6:00 è precipitato in una fossa ed è morto dopo qualche ora di agonia. A nulla sono valsi i tentativi di salvarlo, dopo una disperata corsa in ospedale, al Policlinico Tor Vergata. L’uomo, un 50enne, era un impiegato ATAC e si trovava Deposito Officina di Tor Vergata a Roma, in via di Tor Vergata all’altezza del civico 193.
Ad un tratto, per ragioni ancora da ricostruire, il dipendente è precipitato all’interno di una fossa di ispezione destinata alla manutenzione dei bus alta 160 mt e larga un metro circa, che si trovava lì per la manutenzione dei mezzi. Un volo che ha procurato al dipendente Atac ferite gravissime, che non gli hanno lasciato scampo.
I tentativi di soccorso
Sul posto erano giunti i Carabinieri della Stazione di Tor Vergata e della Compagnia di Frascati e i sanitari del 118, che avevano trasportato l’uomo in codice rosso in ospedale, dove poco dopo è sopraggiunta la morte celebrale. Sgomento e dolore tra i colleghi di Uiltrasporti Lazio.
“Questa mattina, alla fine del suo turno notturno, Maurizio ha perso la vita sul luogo di lavoro. Un’orribile tragedia che colpisce la comunità di ATAC: ci stringiamo al dolore inconsolabile della famiglia ed al cordoglio delle lavoratrici e dei lavoratori di ATAC. Piangiamo un collega”, hanno dichiarato congiuntamente il Segretario Generale della Uiltrasporti Lazio, Maurizio Lago, e il Segretario Regionale Fabio Esposito.
I colleghi: “Vogliamo capire se è stata tutelata la sua sicurezza”
I colleghi di Maurizio non riesco a credere a questa ennesima tragedia. E non si danno pace. “Esigiamo che venga fatta piena luce sulle dinamiche dell’incidente e sulle motivazioni che hanno generato lo stesso”, chiedono dal sindacato Uiltrasporti. “Come esigiamo di capire se tutte le azioni a garanzia della salvaguardia della sicurezza e della salute sul lavoro fossero state assicurate”.
I sindacalisti concludono poi la loro nota con una richiesta: basta morti sul lavoro. “Chiediamo maggiore sicurezza. Perché eventi tragici come quello di oggi non si ripetano mai più”.
“Ho appreso con dolore della morte del dipendente Atac in seguito ad un incidente nel deposito di Tor Vergata. Faccio le condoglianze più sincere alla sua famiglia a nome di tutta la città. È un episodio che ci lascia sgomenti sulle cui dinamiche mi auguro venga fatta luce al più presto“. Così, in una nota, il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
Interrotte le trattative
I sindacati regionali di Roma e Lazio di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti Lazio ed Ugl Fna hanno inviato una nota unitaria in cui hanno annunciato l’interruzione delle trattative in segno di rispetto per il dolore dei familiari di Maurizio.
“Riuniti questa mattina per una convocazione – si legge nel comunicato – abbiamo appreso con sconcerto la notizia della morte di un collega, nel deposito di Tor Vergata. La notizia di una morte sul luogo di lavoro in un deposito dell’azienda Atac è terribile e insieme inaccettabile. Abbiamo da subito interrotto ogni trattativa, come necessario segno di rispetto per il dolore dei familiari e dei colleghi tutti e, nell’attesa di chiarimenti sulla vicenda, ci uniamo con sentita vicinanza, alla famiglia del collega scomparso insieme a tutte le lavoratrici e i lavoratori di Atac Spa, consapevoli che questo tremendo lutto, umano e professionale, tocca ognuno di noi nel profondo dell’anima“.