Roma, movida fuori controllo a Don Bosco e Cinecittà: cittadini in piazza contro risse e degrado
Notti di passione nei quartieri Don Bosco e Cinecittà, nel VII Municipio di Roma. E non di certo per volere dei cittadini, costretti a subire ogni notte le conseguenze di una movida fuori controllo. Persone che si ubriacano, diventano moleste e lanciano oggetti, chiasso e musica ad alto volume fino all’alba, liti furiose e risse.
Una situazione diventata insostenibile per i residenti, che hanno deciso di protestare. E, per far ascoltare la loro voce, i cittadini nel pomeriggio di oggi, sabato 21 settembre, manifesteranno in piazza il loro dissenso. L’appuntamento è per le ore 17:00 in piazza di Cinecittà, davanti alla sede del Municipio.
La protesta contro la malamovida nel VII Municipio
Il VII Municipio, spiega l’avvocato Tiziana Siano, presidente del “Comitato per la sicurezza, la legalità e per la liberazione delle case occupate” a Marco Mastro di Dillo a noi Roma, è l’unico che non ha aderito all’antimovida. E la notte i residenti sono costretti ad assistere a scene di degrado e risse, oltre che sentire musica fino all’alba, nonostante poi la sveglia suoni presto per andare al lavoro.
“Noi vogliamo solo vivere sereni, tranquilli e nel rispetto delle regole”, spiega la presidente del Comitato. “La nostra è una manifestazione per la legalità e contro le occupazioni abusive. Ci saranno anche altre piazze di questo municipio, che vivono la nostra stessa situazione.
Isola pedonale di via Flavio Stilicone: la notte risse e malamovida
Quello che chiedono i cittadini è maggiore controllo nelle zone della movida, a partire dall’isola pedonale di via Flavio Stilicone. È soprattutto qui che la notte avvengono gli episodi più spiacevoli. I residenti hanno raccolto una serie di video, dove si vede chi minaccia, chi urla, chi picchia. Per non parlare del degrado. Bottiglie e cartacce lasciate a terra, sulle panchine, sui tavoli.
“In uno spazio circoscritto come quello di questa isola pedonale – spiega l’avvocato Siano – sono state aperte cinque attività di somministrazione, con altrettante occupazioni di suolo pubblico e, ovviamente, vendita di alcool. Senza l’antimovida si creano delle enormi difficoltà sia a livello di sicurezza che di quiete pubblica”.
“Non riusciamo più a dormire. Non è possibile vivere così. Vogliamo che vengano rispettate le regole, se dovesse essere necessario anche con un presidio delle forze dell’ordine o addirittura dell’esercito, con controlli all’orario di chiusura dei locali”, rimarcano i residenti. “Speriamo che qualcuno ci ascolti”.