Roma, multe al Crazy Pizza per i fiori: Briatore attacca il Comune
Parole al vetriolo, quelle di Flavio Briatore nei confronti del Comune di Roma dopo che il suo ristorante, “Crazy Pizza”, è stato oggetto di un controllo da parte dei vigili del primo municipio, avvenuto il primo ottobre. Nel blitz, sono state riscontrate irregolarità, tra cui la presenza di fiori finti sulla facciata del locale, considerati non conformi al regolamento. L’imprenditore, furioso, ha denunciato una multa di circa 300 euro e ha criticato aspramente il Comune.
Briatore, in un video su Instagram successivamente rimosso, ha ironizzato su come i fiori di “Crazy Pizza” rappresentino il vero problema per le autorità locali, mentre la spazzatura che invade Roma sembra essere vista come simbolo di bellezza. Il suo attacco non si è fermato qui: ha puntato il dito contro l’assessore al commercio del primo municipio, Jacopo Scatà, senza nominarlo direttamente, accusandolo di essere parte di un gruppo di “odiatori sociali” che ostacolano il rilancio di Via Veneto, una zona che Briatore voleva riportare al suo antico splendore. Secondo lui, il Comune impone divieti che impediscono l’installazione di ombrelloni, luci e arredi esterni, rendendo impossibile ogni forma di rinnovamento.
Briatore: “Il vero problema di Roma sono i fiori di Crazy Pizza?”
Briatore non ha risparmiato critiche all’attuale amministrazione, invitando i cittadini a “mandarli via a calci nel sedere”. Ha sottolineato come a Roma vengano tollerate attività abusive e criminali, mentre i fiori del suo ristorante sembrano essere l’unica priorità delle autorità. Il suo messaggio, dai toni accesi, riflette una frustrazione crescente nei confronti della burocrazia e delle decisioni che, secondo lui, ostacolano lo sviluppo della città.
Il ristorante “Crazy Pizza” di Briatore, aperto in via Veneto, è stato sanzionato più volte dal 2022. Ad ogni modo, è la questione delle decorazioni floreali a scatenare la reazione più dura da parte del noto imprenditore. Per Briatore, quei fiori sono “un segno di eleganza e bellezza”, simboli di un’immagine che il suo locale vuole trasmettere. Tuttavia, secondo il Comune, non rispettano le normative. Questo episodio si aggiunge a una serie di tensioni tra Briatore e le istituzioni locali, che sembra destinata a continuare.