Roma, nido di calabrone-europeo spaventa nonna e nipotino di 3 anni. Le precauzioni dell’esperto
Roma, momenti di panico ieri pomeriggio in una villetta di Selva Candida per un’anziana signora e il suo nipotino di tre anni. La donna, aprendo una piccola credenza dove erano contenuti gli attrezzi per il giardinaggio, si è accorta della presenza di un nido di Vespa Crabro, il calabrone europeo. Immediatamente ha richiuso l’armadietto, evitando per miracolo un attacco da parte della colonia.
Roma, nido di calabroni a Salva candida spaventa nonna e nipotino
“È stata molto fortunata“, ha commentato Andrea Lunerti, esperto di disinfestazione intervenuto sul posto. “Aprendo l’armadietto ha causato la rottura del nido, rischiando un attacco di massa da parte delle vespe. È sempre consigliabile aprire lentamente gli sportelli di magazzini o ripostigli in disuso da tempo, in quanto gli imenotteri potrebbero essere presenti e aggredirci“.
L’allarme è stato lanciato dal padre del bambino, che aveva notato la presenza del nido da circa un mese. All’interno c’erano già 15 operaie e la regina, e il numero dei componenti della colonia sarebbe raddoppiato nel giro di 30 giorni.
Le precauzioni dell’esperto
“Il calabrone europeo è un insetto pacifico, ma non per questo totalmente innocuo”, ha precisato Lunerti. Gli insetti non sono stati eliminati, ma ricollocati in un luogo lontano dai centri abitati. “In questo caso era possibile salvarli”, ha spiegato l’esperto. “Il calabrone europeo è un imenottero autoctono che si nutre di ditteri e cattura e uccide le api. Sin dai tempi dell’Impero Romano sono stati considerati utili alle persone e di straordinaria importanza per i vigneti: il calabrone mangia le sostanze zuccherine e trasporta con sé i lieviti necessari all’uva per fermentare e divenire vino”.
Questa teoria è stata confermata da recenti studi statunitensi, che sottolineano il ruolo fondamentale di questi insetti come “piccoli controllori” della natura e dei vigneti. L’intervento di Selva Candida è solo l’ultimo di una serie di casi simili verificatisi a Roma e dintorni nelle ultime settimane.
“La situazione a Roma è drammatica“, ha affermato Lunerti. “Riceviamo molte chiamate che segnalano la presenza massiccia di vespe. Sarà una stagione molto più complessa rispetto allo scorso anno, soprattutto a causa del livello di siccità eccezionale che ha favorito il proliferare di insetti pungenti“.
L’esperto invita quindi alla massima attenzione durante il periodo estivo, soprattutto quando ci si allontana dalle proprie abitazioni. È consigliabile ispezionare i vani delle serrande e segnalare la presenza di vespe. Al ritorno dalle vacanze, l’apertura delle finestre o delle serrande potrebbe rivelarsi pericolosa.