Roma Nuoto allo stadio Flaminio, battuta d’arresto per il progetto: più tempo per Lotito e la Lazio

A sinistra, il nuovo stadio della Lazio al Flaminio, a destra Claudio Lotito
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Roma, la riqualificazione dello Stadio Flaminio segna una battuta d’arresto, con un rinvio di almeno dieci giorni per decidere sull’ammissibilità del progetto presentato dalla compagine Roma Nuoto. La decisione è legata a un parere di non conformità agli standard urbanistici espresso dal Dipartimento Urbanistica, che evidenzia la necessità di una variante al piano regolatore. Una procedura che richiama, per complessità, quella prevista per il progetto dello stadio della Roma a Pietralata. Tra i nodi principali da sciogliere, ci sono i parametri relativi ai parcheggi e altre infrastrutture.

Roma Nuoto vuole lo stadio Flaminio

La Soprintendenza di Stato, in passato responsabile di bocciature definitive per progetti sul Flaminio, ha espresso un parere positivo con prescrizioni. Tuttavia, il progetto di Roma Nuoto si trova sotto la lente dell’Autorità nazionale Anticorruzione, che sta monitorando l’iter per assistere il Campidoglio nelle fasi più delicate.

Battuta di arresto per il progetto di recupero

Questo quadro, già complesso, ha sollevato perplessità all’interno della compagine Roma Nuoto, che si dichiara insoddisfatta per i continui rallentamenti burocratici. L’attesa di ulteriori approfondimenti, seppur non decisiva, contribuisce a prolungare i tempi di un dossier che avrebbe richiesto maggiore celerità.

Opportunità per la Lazio e Lotito: 10 giorni in più per il progetto bis

Il rinvio rappresenta, invece, un’opportunità per la Lazio e il suo presidente, Claudio Lotito. Il progetto della squadra biancoceleste per riqualificare il Flaminio come stadio per il calcio maschile di Serie A e competizioni internazionali ha incontrato diverse criticità tecniche e logistiche. Tra i principali ostacoli figurano i requisiti relativi ai parcheggi, i trasporti pubblici e le distanze di sicurezza. Il tempo aggiuntivo concesso al progetto di Roma Nuoto potrebbe permettere alla Lazio di affinare la propria proposta, ancora in fase preliminare.

Roma: del progetto avveniristico promesso non c’è traccia

Nonostante le promesse iniziali, il progetto della Lazio, annunciato la scorsa estate con un rendering avveniristico, non è ancora stato consegnato in forma completa. La scadenza iniziale di ottobre è slittata prima a novembre e ora, secondo quanto dichiarato da Lotito, la prefattibilità potrebbe essere presentata tra il 30 novembre e il 5 dicembre.

Un progetto ambizioso ma ancora incompleto

Lotito ha ripetutamente sottolineato l’importanza del coinvolgimento di Legends, una società di consulenza esperta nella gestione di stadi iconici come quelli del Real Madrid, Barcellona e Manchester City. L’obiettivo dichiarato è creare una struttura moderna, efficiente e funzionale, capace di valorizzare il Flaminio nel rispetto della sua storicità. Il team tecnico include anche figure accademiche di alto livello, come il capo del dipartimento della Sapienza che detiene la cattedra un tempo appartenuta all’architetto Pier Luigi Nervi, progettista originale dello stadio.

Il Campidoglio resta in attesa

Dal Campidoglio, l’assessore allo Sport, Alessandro Onorato, ha ribadito la disponibilità dell’amministrazione a collaborare, purché dalle parole si passi ai fatti. La posizione del Comune è chiara: per poter valutare qualsiasi progetto, è necessaria una proposta concreta, completa e conforme ai requisiti urbanistici e storici.

Nel frattempo, il tempo scorre e i due progetti in corsa, quello di Roma Nuoto e quello della Lazio, restano appesi a una complessa rete di valutazioni tecniche e amministrative. La competizione per la riqualificazione del Flaminio non è ancora conclusa, ma ogni giorno guadagnato potrebbe fare la differenza.